Torna la Serie A: tra conferme e riscatti non mancano le sorprese!

Ci siamo. Dopo la sosta delle Nazionali, sta per tornare il calcio dei club. Torna ovviamente anche la nostra Serie A, che si prepara ad affrontare l’ultimo scorcio del 2019. Alcuni giocatori, in questo lasso di tempo, sono chiamati riscattare o a risollevare il loro inizio di stagione, al fine poi di iniziare nel migliore dei modi la prossima annata. Ci sono poi le sorprese ed i tasselli che rappresentano sempre una garanzia. Noi di www.footballstation.it, abbiamo stilato una sorta di lista dei calciatori che appartengono a tali categorie. Breve premessa ma fondamentale. In queste piccole classifiche, ne abbiamo citato solo alcuni, quelli che, a nostro personalissimo avviso, simboleggiano meglio queste categorie.

CONFERME - E’ diventata una conferma, anche se, prima dell’inizio della stagione, era un giocatore in esubero, o quantomeno una pedina che doveva rialzarsi dalla precedente annata. Stiamo parlando del Pipita Higuain, pupillo di Sarri. L’argentino ha stupito tutti, mostrando una condizione fisica esaltante. E’ vero, le reti sono diminuite, ma gli acuti emessi sono stati sempre di spessore. Ha deciso il Derby d’Italia, ha punito il Napoli con un numero pazzesco su Koulibaly, ha sfornato assist deliziosi. Gonzalo Higuain è sempre stato una conferma, aveva solo bisogno di ricordarselo. Rimanendo in ottica attaccanti, non si possono non citare Ciro Immobile - capocannoniere con 14 gol - e Romelu Lukaku, entrambi punti di riferimento per le proprie squadre. C’è poi Lautaro che sta confermando - in modo brillante - quanto di buono fatto lo scorso anno. Da non dimenticare Zaniolo, protagonista nella Roma di Fonseca ed ora anche in Nazionale. Veretout è un mediano “da paura”. Pjanic sta dimostrando di essere uno dei migliori registi al mondo, mentre Luis Alberto e Milinkovic si stanno rivelando micidiali. Nainggolan sta facendo emergere tutte le sue qualità, tornando ai suoi livelli. Per quanto riguarda la difesa,  un plauso va fatto a gente come Kolarov, de Vrij, Skriniar, Acerbi, Romagnoli e Izzo, tasselli imprescindibili per i propri mister. In porta la scena se la prendono i soliti Handanovic, Sczesny, Meret, Donnarumma e Sirigu. Quasi dimenticavamo: Frank Ribery, gli esterni della Dea, Zapata, Dries Mertens e il Gallo Belotti.

SORPRESE (POSITIVE) - Sono veramente tante le piacevoli sorprese, per questo cercheremo di essere sintetici ma esaurienti. Fonseca ha eseguito un lavoro eccezionali su gente come Pastore e Kluivert. Anche Smalling ha risposto agli scettici - nonostante l’esperienza internazionale - con performance di livello incredibile. Pau Lopez è un portiere di primissima fascia. Nella Juve, spazio a Dybala: la Joya, partendo dietro le quinte, si è preso i bianconeri, rivelandosi decisivo. Come non citare Sensi e Barella? In pochi si aspettavano un impatto così imponente da questi centrocampisti. Proseguendo su questa linea, l’Italia e Roberto Mancini possono sorridere: Catrovilli e Tonali rappresentano il futuro. Kulusevski sta facendo cose importanti. I complimenti speciali vanno ai calciatori delle neopromosse: Falco, Mancosu, Calderoini, Lapadula, Miguel Veloso, tutta la difesa e la fase difensiva del Verona, Cistana e Donnarumma, ma non solo. Olsen ha conquistato Cagliari insieme a Nandez e a Simeone. Di Lorenzo? Che dire, qualità e personalità. Candreva ha conquistato nuovamente Conte.

RISCATTI - Come per la precedente categoria, anche qui sono molteplici i nomi. Sembra quasi un paradosso, ma è chiaro che da Cristiano Ronaldo ci si aspetta sempre di più - soprattutto dopo quanto accaduto con Maurizio Sarri -. La coppia Koulibaly-Manolas, dopo un periodo di adattamento, deve offrire senza ombra di dubbio di più, come capitan Insigne. Piatek, Paqueta, Kessie, si sprecano i nomi per il Milan. Nella Roma c’è invece Florenzi, che scalpita per avere opportunità. De Ligt è chiamato a prestazioni più solide, come Godin. Lo stesso Mario Balotelli dovrà fare un qualcosa di straordinario per convincere Mancini. Lazzari deve dimostrare di essere quello della Spal, Quagliarella - nonostante l’eta - deve far rialzare tutta la Samp. Chiesa dovrà segnare qualche gol in più per ambire a qualcosa di importante per la sua Fiorentina.