Nervi saldi e pazienza: la Roma supera la Spal

Matteo Corona

Stadio Olimpico

La Roma, tra insidie e difficoltà, piega la Spal 3-1, ottenendo una vittoria fondamentale nella corsa Champions League. I giallorossi hanno sempre in mano la partita, controllando il campo. Ma a quanto pare, almeno inizialmente, questo non basta. L'imprecisione nelle conclusioni e l'atteggiamento compatto dei biancazzurri ostacolano lo slancio offensivo dei padroni di casa. Addirittura, sul calare della prima frazione, Kolarov pasticcia in area sul pressing di Cionek. Dal dischetto Petagna non perdona. Nella ripresa la Roma alza più decisamente il baricentro, con la Spal che si chiude tutta nella propria metà campo. Pellegrini pareggia grazie alla deviazione decisiva proprio di Cionek, mentre Perotti - da calcio di rigore propiziato da Dzeko - la capovolge. E' ancora l'argentino con la specialità della casa a ruggire. Nel finale è Mkhitaryan a chiudere i conti: l'armeno segna un gol fotocopia a quello di Verona, su assist di un propositivo Florenzi. Tolti alcuni aspetti che Fonseca dovrà rivedere - come essere più astuti in zona offensiva in alcune circostanze - la Roma fa il suo dovere e strappa tre punti fondamentali. L'ultima partita del 2019 all'Olimpico è stata archiviata con successo. Sia chiaro, la differenza tecnica tra le due compagini è chiara, ma con nervi saldi e pazienza i lupi sono riusciti a rimettere il match nella giusta direzione. Fonseca può sorridere.

SPAL SPIETATA E CINICA La Roma cerca subito di imprimere il brio necessario per spezzare l’attenta retroguardia della Spal. La parte di campo più sviluppato per creare le trame offensive, è senza dubbio l’out di destra trascinato da Zaniolo. Il numero 22 compie un paio di cross deliziosi per i compagni, non sfruttati alla perfezione. Dzeko realizza un paio di movimenti notevoli, ma non trova la porta. La fase di non possesso biancazzurra funziona, e addirittura favorisce un diagonale angolatissimo di Petagna, sul quale si oppone brillantemente Pau Lopez. Visti gli spazi ridotti, diventano fondamentali le palle inattive: Cetin, di testa, va vicino al gol sugli sviluppi di un calcio d’angolo. In mezzo al campo Veretout è come al solito sapiente e reattivo nel leggere le situazioni di gioco. Come ci aspettava, l’undici di Semplici concede pochissimo. I capitolini, pur andando più volte alla conclusione - o quanto meno a creare azioni idonee per farlo - sono imprecisi e non trovano l’acuto giusto. Da registrare anche il tiro potente ma centrale di Pellegrini, sul quale risponde presente Berisha. La Spal, nella parte finale del primo tempo, continua ad imbrigliare efficacemente i lupi. Clamorosamente gli ospiti guadagnano addirittura il rigore: Kolarov pasticcia in fase di costruzione, commettendo fallo sul pressing di Cionek. Dagli undici metri si presente Petagna che, con freddezza, batte Pau Lopez. 

NERVI SALDI ROMA Nella ripresa la disposizione della Spal è ancora più evidente: squadra tutta dietro la linea del pallone, con le ripartente che diventano fondamentali. La Roma schiaccia nella loro metà campo gli avversari, fino a quando non arriva l’episodio. Il tiro di Pellegrini trova la deviazione decisiva di Tomovic, ed i conti vengono ristabiliti. Nonostante il pareggio, la partita continua ad essere chiusa. I giallorossi sono ovviamente padroni del campo, gli ospiti si compattano e soffrono. Pellegrini illumina la manovra con un passaggio per Zaniolo, ma il giovane non sfrutta un’occasione notevole - complice l’intervento a vuoto di Igor -. Ed anche in questo caso, dopo aver insistito più volte, Dzeko d’esperienza e di mestiere guadagna un rigore essenziale. Dal dischetto va El Monito, mister rigori, ed il risultato è vincente. I lupi la capovolgono, un match che era diventato ancor più complicato di quanto ci si aspettava all'inizio. Nel finale Mkhitaryan  - entrato proprio per Perotti - chiude definitivamente i conti, sfruttando il perfetto assist di capitan Florenzi.