Delirio Lazio, sei Super campione d'Italia! Juve al tappeto, ancora 3-1

L’Arabia Saudita si colora di biancoceleste. La Lazio batte la Juve 3-1 e si aggiudica la Supercoppa Italiana. I bianconeri si piegano ancora alle Aquile - con lo stesso risultato - dopo la sfida di campionato, non riuscendo a placare la forza dei magnifici quattro. Apre Luis Alberto, pareggia Dybala - che diventa il miglior marcatore nella storia della competizione -. A decidere è poi il capitano: Lulic, sempre pronto quando conta. In pieno recupero Cataldi cala il tris da punizione. Spicca notevole il volo delle Aquile. Altro trofeo per Simone Inzaghi.

RITMO VIBRANTE Maurizio Sarri si affida ancora al trio delle meraviglie, al tridente in versione HDR: Higuanin, Dybala, Ronaldo. Simone Inzagi, invece, non rinuncia ai magnifici quattro dal primo minuto: Mili nkovic-Savic, Luis Alberto, Correa e Immobile. Praticamente sono i due calciatori più pericolosi - per parte - si rendono subito protagonisti. Luis Alberto sfodera ancora una volta qualità ed efficacia, trasformando in gol il delizioso assist di Milinkovic. Tra l’altro, in preceden, lo spagnolo era stato costretto a uscire momentaneamente per una botta. I bianconeri rimangono però sul pezzo: Ronaldo e Dybala cercano di caricarsi sulle spalle là squadre e, proprio da questo asse, arriva il pareggio. L’asso portoghese compie un doppio passo fulminante, al quale segue un tiro potente: sulla respinta di Strakosha, Dybala è astuto e non sbaglia. La Joya diventa così il miglior marcatore della storia della Supercoppa, superando gente dal calibro di Del Piero, Shevchenko ed Eto’o.

IL VOLO DELLE AQUILE Nella ripresa spazio a vari duelli in mezzo al campo, con le squadre attente ma pronte a colpire al primo varco lasciato vuoto. Nel finale s’accende notevolmente il match, eccome. Ronaldo spacca il legno, colpendo l’incrocio dei pali. La legge non scritta del calcio viene rispettata: gol sbagliato, gol subito. Lulic fa spiccare il volo ai suoi: il capitano dei biancocelesti sfrutta il tocco di Parolo, dopo una bella azione di Correa. L’argentino, tra l’altro, riesce anche a battere Sczesny poco dopo, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Madama ci prova, ma non basta. Cataldi cala il tris, direttamente da calcio di punizione. La Lazio è campione.