Roma, i 5 volti del 2019: Edin Dzeko, il cigno di Sarajevo

Nei 5 volti del 2019 in casa Roma non poteva mancare Edin Dzeko, il cigno di Sarajevo. Rispetto ai primi due nomi, il bosniaco è un calciatore affermato a livello internazionale che, nel corso della sua carriera, ha fatto la differenza nelle squadre per cui ha giocato. Dalla Bundesliga storica conquistata col Wolfsburg ai danni del fortissimo al Bayern Monaco, fino ad arrivare alla Premier League col Manchester City. Il primissimo atto della sua storia alla Roma è iniziata nel migliore dei modi, ovvero con il gol alla Juventus: con un stacco imperioso su Chiellini, Dzeko riuscì a trafiggere Gigi Buffon. Il primo anno non si è sviluppato poi benissimo, per via dei tanti errori sotto porta. Poi però, nella seconda stagione, la musica è cambiata: capocannoniere del campionato, protagonista assoluto nei giallorossi. E’ uno dei pilastri dello strepitoso cammino della Roma in Champions di due anni fa. L’acuto meraviglioso col Chelsea, il gol vittoria con lo Shakhtar agli ottavi, ma soprattutto il centro iniziale della leggendaria remuntada con il Barcellona. 

Oltre i numeri, le statistiche e le performance, ci sono svariati aspetti da menzionare. Questa estate sembrava destinato all’Inter di Antonio Conte, che avrebbe fatto carte false per lui. Ed invece il cigno bosniaco è rimasto e, come un professionista esemplare, si è tuffato totalmente nel progetto di Paulo Fonseca. E’ uno degli attaccanti più completi al mondo: un numero nove con i piedi da dieci, capace di reti esteticamente e tecnicamente meravigliose, ma anche di assist e sponde intelligenti ed efficaci per i compagni. Insieme a Pellegrini è un giocatore unico nella Roma per le caratteristiche tecniche-tattiche, e per il ruolo che ricopre nell’economia di gioco di Fonseca. La sua personalità ed il suo carisma sono elementi di spicco nel gruppo, ingredienti che possono fare la differenza.