Caos e polemiche, Governo e calciatori contro Lega! Domani consiglio straordinario FIGC: sospensione ipotesi drammaticamente concreta

E dunque ieri s'è finalmente giocata Juventus-Inter, in una situazione surreale. Bianconeri che tornano in testa alla classifica, ma ripetiamo: si sta vivendo qualcosa di surreale, in tutta Italia. Pian piano il CoronaVirus sta contagiando anche il mondo del calcio, dello sport, degli interessi, in maniera tremendamente letale per tutti gli addetti ai lavori. L'ipotesi di sospensione del campionato, nonostante le porte chiuse, nonostante Europei incombenti e necessità di stare al passo con tutte le altre federazioni, i campionati stranieri, le coppe europee, adesso è tremendamente concreta. E si cercano soluzioni per renderla plausibile. Ma sarà la mossa giusta? Sospendere il campionato diminuirebbe davvero il rischio di contagio del Coronavirus? Siamo sicuri? Chi scrive è sicuro soltanto di un aspetto, da non sottovalutare: togliere il calcio a questo paese significherebbe togliere quelle due ore di spensieratezza agli italiani. Senza considerare tutte le persone che lavorano intorno o grazie a questo movimento. 

LA RICHIESTA DEL GOVERNO Drammaticamente, per chiunque ami questo sport, si sono vissute ore complicatissime, a partire dal caos pre Parma-Spal, coi giocatori estensi in campo per il riscaldamento e il tira e molla "si gioca o non si gioca" perchè il ministro dello Sport Spadafora, proprio in quei minuti, s'era svegliato dal nullo chiedendo esplicitamente la sospensione del campionato. La giornata è stata correttamente fatta completare, una giornata che vedrà l'ultimo atto in serata con Sassuolo-Brescia in programma al Mapei chiaramente sì, a porte chiuse. Il Ministro dello Sport ha comunque attaccato Lega e FIGC: "Vertici calcistici italiani assolutamente irresponsabili". Polemica sempre più aspra nel pomeriggio, quando è arrivata la netta e ficcante replica della Lega Serie A, che tra l'altro ammette di aver soddisfatto ogni disposizione del governo. 

CONSIGLIO STRAORDINARIO E domani quindi è stato indetto un consiglio straordinario della FIGC, direttamente dal presidente Gravina:"vista la richiesta del Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, sentito il Presidente del Coni Giovanni Malagò e preso atto della volontà del Consiglio della Lega di Serie A, titolata ad organizzare il campionato, di seguire le prescrizioni inserite nel DPCM sull'emergenza Covid19 e quindi di volere disputare le gare in programma a porte chiuse". La Lega Serie A si tornerà a riunire invece giovedì a Milano, in videoconferenza. 

SITUAZIONE PARADOSSALE Domani un consiglio federale che diventerà decisivo per le sorti della Serie A ma non solo, più in generale effettivamente per tutto il movimento calcistico italiano. Si continua o ci si ferma? Si può continuare a porte chiuse? Nel frattempo, un tutti contro tutti: l'associazione italiana calciatori minaccia lo sciopero, il governo è dalla loro parte. I giocatori hanno paura e vogliono fermarsi spinti dal volere di un Governo che vuol chiudere tutto, le federazioni e i club chiaramente vogliono andare avanti (seppur a porte chiuse) per restare al passo coi tempi e con le federazioni straniere, anche perchè gli Europei incombono e chiaramente le competizioni europee come Champions ed Europa League devono andare e andranno avanti. Quindi sarebbe paradossale ipotizzare compagini come Inter, Juventu, Roma e Napoli impegnate in Europa ma non in Italia, squadra costrette a barricarsi nei rispettivi centri sportivi per riposare due settimane su tre per preparare soltanto l'impegno europeo, del martedi, mercoledì o giovedì che sia. 

IPOTESI Si pensa addirittura a bloccare le retrocessioni, perchè chiaramente Spal e Brescia protesterebbero. In A si ripartirebbe a settembre con 22 squadre, promuovendo le due compagini in questo momento in testa alla B, ovviamente senza la terza perchè disputare i play-off resta per ovvi motivi inimmaginabile. Non si assegnerebbe lo Scudetto, perchè verrebbe tolto sul campo alla Lazio la possibilità di contenderlo fino alla fine. Insomma, un caos. Staremo a vedere. Tutto un'evolversi drammatico. Ora dopo ora aumentano ipotesi, possibilità,