Roma, parla Fienga: "Sospensione Petrachi? Inevitabile. Non siamo un supermercato"

Guido Fienga, CEO della Roma, interviene sulla questione relativa alla sospensione di Gianluca Petrachi a La Gazzetta dello Sport: "Non pensiamo che stiamo facendo male, proseguiamo convinti nel nostro progetto di crescita e ci affidiamo a uomini che sappiano interpretarlo. La sospensione del ds avremmo voluto evitarla, ma è stata inevitabile. Si è rotto un rapporto fiduciario, che è la base di una relazione. La nostra concentrazione resta massima, ci aspetta il campionato e l'Europa League. Il progetto giallorosso non prevede ridimensionamenti, prescinde dai singoli e continua sulle stesse linee che abbiamo sempre illustrato. Vogliamo alzare il livello società e squadra con elementi idonei e all'altezza al fine di portare la Roma dove merita, ovvero ai vertici del calcio italiano e protagonista in Europa. Petrachi ha partecipato allo sviluppo di questo progetto, ma è stato evidente, specie nelle ultime esternazioni pubbliche e private, un disallineamento nella sua percezione dei ruoli e nel rapporto con i vertici della società. Ci tengo a precisare che, tali divergenze, non riguardano il mercato".

Ecco, a proposito di mercato, Fienga sottolinea: "Penso che la scorsa estate, la Roma abbia dimostrato di non essere un supermercato. Il nostro obiettivo è quello di trattenere i giocatori migliori e sinergici ai nostri piani di crescita, offrendogli un progetto dove possano realizzare le loro ambizioni. E posso assicurare che, dall’allenatore a i calciatori, il senso di appartenenza al progetto è veramente forte. Il mercato ora è legato solo a completare alcune cessioni già impostate. Vogliamo entrare in Champions e vincere l’Europa League. Pensiamo solo a questo. Pellegrini e Zaniolo restano? Noi vogliamo far trovare qui a Nicolò e Lorenzo, riscontro alle loro ambizioni. La trattativa con Friedkin ancora aperta? Il tema della cessione del club è un discorso che riguarda la proprietà che fa le sue valutazioni L’eventuale cambio della proprietà non ha alcun impatto sulla strategia e sulle modalità di gestione del club".