Con la rabbia nel cuore la Lazio passa a Torino: decidono le reti di Immobile e Parolo che rispondono al rigore di Belotti. In attesa di Genoa-Juventus che andrà in scena tra poche ore, i biancocelesti si aggiudicano la complicatissima trasferta dello Stadio Olimpico, faticando ma alla fine concretizzando. I piemontesi, nel complesso, si dimostrano troppo passivi e scarni di idee ambiziose. Prima frazione tremendamente insidiosa per gli uomini di Simone Inzaghi: dopo neanche cinque minuti, clamorosamente, Immobile causa il rigore, Belotti dal dischetto è spietato. I granata chiudono sapientemente ogni spazio e spiragli, concedendo pochissime occasioni alle Aquile che, comunque, non sono astute a capitalizzare due incredibili palle gol, proprio con l'attaccante di Torre Annunziata. Annullata anche una rete ad Acerbi. Insomma, Torino pragmatico e cattivo, Lazio poco dinamica nei primi 45 minuti di gioco.
Nella ripresa le cose cambiano immediatamente: passaggio delizioso del solito Luis Alberto per Immobile che, in modo scaltro, firma il pari. 29 gol in 29 partite di campionato per lui, numeri mostruosi. Il match si conferma spinoso e ricco di duelli nella zona nevralgica. Il Toro abbassa il baricentro, i biancocelesti cercano il guizzo vincente. Ci prova Milinkovic-Savic, salva Sirigu con un grande intervento, ma è la premessa al gol vittoria. Lazzari la tocca per Immobile, la punta serve Parolo che non ci pensa un attimo, la sua esecuzione è deviata da Bremer e letale per Sirigu. Nel finale i padroni di casa non trovano la giocata vincente, e la Lazio vince a Torino. Lo Scudetto è ancora un obiettivo caldissimo.
La Lazio non brilla, soffre e fatica, ma alla fine ha la meglio su un Torino troppo rinunciatario - soprattutto nella ripresa -. La squadra di Longo rimane nelle zone pericolose.
