Caos Chelsea, ore e giorni di tensione: la repentina e tormentata fine dell'era Roman Abramovich

Senz'altro le ore più difficili e complicate della storia recente del Chelsea FC. Senz'altro i giorni, le ore, più toste dell'ultimo radioso ventennio. 

Come noto, il Chelsea è in vendita. Fine dell'era Roman, ma ci sarà tempo per parlarne. E scriverne, soprattutto. Quello che più interessa e preoccupa i tifosi Blues sono gli stati d'animo di un ambiente traumatizzato dalle ultime. Un ambiente che Tuchel, da gran condottiero, Campione d'Europa e del Mondo ed ormai tra i migliori tecnici in circolazione, prova a tenere serrato e focalizzato verso gli obiettivi di una squadra destinata a chiudere tra le prime tre in Premier anche quest'anno.

Il governo UK ha freddato e congelato beni e attività del patron russo: il club in questi giorni e settimane non potrà ricevere introiti, fino a cessione, per l'appunto. Alla proprietà russa non dovrà entrare alcuna sterlina, governo rigido e chiaro. Il Chelsea può giocare, ma all'alto non potrà arrivare nulla, alcun introito: vietata vendita biglietti (a Stamford Bridge possono entrare solo gli abbonati di inizio stagione), non potrà esportare merchandising, tutti chiusi locali e ristoranti di proprietà limitrofi a Fulham Broadway. Chiaramente non potranno essere intavolate trattative sul mercato, così come firme di contratti: in scadenza Rudiger e Christensen, ormai destinati altrove, col danese chiaramente promesso sposo Barca. La società ha chiesto un minimo ricorso per garantire le normali attività: giocare, in Premier, pagando trasferte e garantendo a tutti i tesserati il normale svolgimento della loro professione. 

Il Chelsea sarà ceduto: prima sarà, meglio sarà, per tutti. Anche perchè il Governo ha messo drammaticamente fretta a tutta questa operazione. Di Abramovic, con cui i rapporti da anni non erano già così idialliaci (per usare un eufemismo..), non ne vuole più sapere. La Premier ha tra l'altro nelle ultime ore ufficialmente squalificato il patron russo. Solo con un nuovo proprietario i Blues potranno respirare aria di tranquillità. Ma resta incredibile come l'era più fertile del club dell'Ovest di Londra si stia chiudendo in questa maniera.