Testardo Liverpool, inarrestabile! Pazzesco Leicester, rischiano Emery e Silva

E' l'anno rosso. Come se ne avessimo ancora bisogno, Klopp spedisce la risposta che tutti noi aspettavano. Ma che soprattutto, che tutto Anfield e la parte rossa del Mersey aspettava. 2-1 al Selhurst Park, l'armata di Jurgen espugna quindi l'ennesimo campo difficilissimo e soprattutto, riparte da dove aveva lasciato. Ed era fondamentale, perchè non aveva senso battere il Manchester City e poi frenarsi dopo l'ultima sosta. Invece no, altri tre punti chiave, da veri bastardoni, testardi e cattivi. Sembrava non fosse bastato il gol di Manè a sbloccarla ad inizio ripresa: campo difficile, cuore e intensità Palace, alla fine pareggia Zaha. Alla fine, alla fine? No, alla fine no. Perchè in zona Cesarini ci pensa comunque Bobby Firmino: controsorpasso, altri tre punti pesanti e delirio rosso. 

GUARDIOLA Jurgen Klopp ancora a 9 punti da Guardiola, Pep che vince lo scontro della giornata, quello col Chelsea di Lampard. Bene ma non benissimo stavolta l'undici di Frankie, che stecca la prova del nove e s'arrende davanti alla qualità tecnica sempre immensa, eccelsa, dei due volte campioni d'Inghilterra. Finisce 2-1 all'Etihad, 2-1 per il Man City: apre Kante, poi ribaltano però De Bruyne e Mahrez. Tre punti importanti per Pep, per controsorpassare Lampard e restare quantomeno un minimo in scia del Liverpool. 

INARRESTABILE LEICESTER Guardiola resta però sorprendentemente sotto alla seconda forza del campionato, il Leicester, il solito, inarrestabile, straordinario, Leicester dei miracoli. 2-0 a Brighton, sblocca pesantemente Ayoze Perez (un altro finalmente esploso) chiude i conti l'eterno Jamie Vardy. E questa è una squadra che gioca un calcio sopraffino, se consideriamo la qualità di Tielemans in mediana e quella di Maddison sulla trequarti. Quello che stupisce, oltre al gran bel football espresso da Rodgers, è la sua grandissima maturità: se riesci ad abbinare qualità ed esperienza nel calcio hai fatto bingo, se non fosse per un Liverpool da record dei record questa era una squadra da titolo, più di quella di Ranieri. Ma si sa, i miracoli accadono una volta sola, era giusto che gli dèi di questo sport premiassero Claudio il testaccino. 

TOP 4 STABILISSIME In ogni modo, resta clamorosamente grossa la distanza che divide le Top4 dal resto della classifica e quindi delle altre 16. Per questo sarà difficilissimo per Mourinho riacchiappare Leicester (+12) e Chelsea (+9). Delude miseramente anche l'Arsenal, ormai a rischio la panchina di Emery, fallita l'opportunità per i Gunners di andarsi a prendere lo special One, letteralmente scippato dai rivali di sempre, grazie all'occhio lungo, quello di Daniel Levy. Arsenal che si salva solo in pieno recupero, quando Lacazette riacciuffa il Southampton all'Emirates: 2-2, masticano amaro i Saints, che già avevano fiutato il colpo grosso. Che poi grosso, di questi tempi, con l'Arsenal, è tutto relativo. 

RISCHIANO EMERY, SILVA E FLORES Non rischia solo Emery, rischia e tanto pure Marco Silva. Che sinceramente non si sa per quale motivo sia ancora sulla panchina dell'Everton. Toffess desolantemente caduti a Goodison Park, all'interno delle proprie mura amiche, crollato sotto i colpi di un Norwich che si rilancia e torna a sognare la salvezza: 2-0, segnano Cantwell e Sdneby. Affonda pure il Watford, fanalino di coda, nonostante una rosa da metà classifica: gira tutto storto a Vicarage e nonostante un buon primo tempo, l'arcigno solito Burnley ne approfitta e affonda 3 colpi che portano le firme di Wood, Barnes e Tarkoski. Burnley che sale addirittura al sesto posto, chi naviga al quinto sono i fantastici lupi, i Wolves, che espugnano Bournemouth: 2-1, Moutinho e Raul Jimenez.