ESCLUSIVA - Scurto: "Vi racconto la mia nuova vita. Quante emozioni alla Roma! Totti e De Rossi..."

Intervista realizzata da Matteo Corona

Il mondo dello sport è ricco di talenti e prospetti che, per un motivo o per l’altro, non sono riusciti ad esprimersi come avrebbero potuto per le loro qualità. I problemi fisici hanno condizionato pesantemente la carriera di Giuseppe Scurto, ex calciatore della Roma e attuale allenatore della Primavera del Trapani. Nonostante questi ostacoli, grazie ad una grande forza d’animo e ad una determinazione incredibile, non sono mancate le soddisfazioni: l’esordio in Champions, le partite contro i grandi campioni e quel rigore decisivo realizzato in Coppa Italia con i giallorossi sono aspetti e momenti che “custodisce” preziosamente. Pochi giovani - per non dire nessuno - hanno raggiunto traguardi del genere dopo la rottura del crociato per ben due volte. Da registrare, anche, le oltre cento presenze totalizzate tra Serie A e B, condite da un rendimento di livello.

I ricordi dell’esperienza alla Roma rimarranno indelebili, come lui stesso sottolinea: “Per me è stato un onore indossare una maglia così importante. Vivere tre anni in un contesto di quel livello con dei campioni e grandi allenatori è un qualcosa che ti fa crescere molto. Ho provato, inoltre, una grande soddisfazione quando sono diventato Campione d’Italia con la Primavera” .Non poteva, poi, mancare un commento su due leggende giallorosse: È stato un privilegio aver potuto ammirare da vicino un campione come Francesco Totti. Come vedo De Rossi un giorno allenatore? Gli auguro di poter realizzare i suoi sogni. Non so se vorrà intraprendere la carriera da tecnico, ma nel caso avrebbe l’esperienza e la personalità per fare bene”. Come anticipato, nonostante le problematiche fisiche, l’esordio in Champions contro il Leverkusen, in Serie A contro il Milan ed il rigore siglato nel 2004 contro la Fiorentina - che ha permesso ai capitolini di arrivare alle semifinali di Coppa Italia - sono momenti magici per Scurto: “Ricordi bellissimi e grandi soddisfazioni, che mi sono tolto con tanto lavoro. Obiettivamente, non so quanti giocatori hanno esordito in Champions League ed in Serie A dopo essersi rotti per due volte il crociato a quell’età. I sacrifici fatti e la voglia di farcela a tutti i costi mi hanno permesso di superare tanti ostacoli, che sembravano insormontabili. Mi allenavo anche la notte per recuperare dagli infortuni. Dopo la prima stagione al Chievo Verona, dove sono stato bene fisicamente, ho incominciato ad avere problemi di cartilagine allo stesso ginocchio, nel quale avevo avuto problemi. È stato un calvario per 4/5 stagioni, ma sono comunque riuscito a disputare oltre cento partite tra A e B con un buon rendimento, nonostante avessi il ginocchio spesso gonfio ed infiammato”.

Nel cuore di Scurto, ci sono anche le grandi sfide contro gli attaccanti di un periodo glorioso del nostro calcio: “Difficile scegliere l’attaccante più forte che ho affrontato: Ibraihmovic, Scheva, Inzaghi, Trezeguet, Del Piero, Crespo e Adriano. Insomma, tante le punte top. Il mio idolo come difensore era Alessandro Nesta, mentre in questi anni, per me, il miglior centrale è stato Giorgio Chiellini”.

La nuova vita “Con i problemi fisici che ho avuto - commenta l’ex calciatore - pensavo da tempo alla carriera da allenatore. Era l’unico modo per restare a lavorare sul campo. Cambia quasi tutto. Il punto di vista del tecnico è completamente diverso, si vive 24 ore su 24 pensando a come poter migliorare la squadra ed i singoli giocatori. Bisogna avere una grande passione verso questo sport e verso i giovani, devi mettere la tua competenza e la tua esperienza al loro servizio”.

Gli inizi, il presente ed il futuro “Alla Juve Stabia ho iniziato e devo ringraziare Alberico Turi, all’epoca responsabile del settore giovanile, per l’opportunità. Ma ci tengo anche a ringraziare Dario Baccin e Sandro Porchia per le occasioni che mi hanno dato a Palermo e poi Trapani. In rosanero sono stai sei anni fantastici. Abbiamo fatto crescere tanti ragazzi, ottenendo risultati mai raggiunti nella storia della società. Con l’Under 17, per quattro anni consecutive, abbiamo raggiunto le fasi finali. L’unica società a riuscirci insieme all’Inter in Italia. In una stagione, siamo arrivati addirittura alla semifinale Scudetto senza mai perdere una partita. Con la Primavera, al primo anno, abbiamo disputato una stagione magica, vincendo il Campionato e la Supercoppa, più la promozione in Primavera 1. Lo scorso anno, invece, la salvezza è stata un miracolo. Siamo arrivati a metà classifica, cosa impensabile ad inizio stagione, considerando che eravamo l’unica società di Serie B con mezzi differenti rispetto alle squadre di A. Sono retrocesse compagini dal calibro di Milan, Genoa ed Udinese. Dopo il fallimento del Palermo, ho avuto l’occasione di allenare la primavera del Trapani, ed è stata un’altra stagione ricca di soddisfazioni. Al momento siamo secondi in classifica, stanno crescendo tanti ragazzi. Anche qui non si erano mai visti risultati del genere a livello giovanile. Il futuro? Mi auguro di avere altre chance e di continuare a fare quello che più amo”.

Si ringrazia Giuseppe Scurto per la disponibilità.

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