Paura, ma tanta paura. Juve balbettante e Toro in vantaggio. Nkolou e gestione. Grosse difficoltà fino al quarto d'ora dalla fine. Poi solita rimonta subita dai granata nel derby e solita rimonta altresì subita dai granata di Giampaolo quest'anno: bastano due traversoni di Cuadrado, due gol in fotocopia, prima McKennie poi Bonucci, ancora decisivo, unico forse vero leader eccetto Ronaldo di questa piccola Juve in ricostruzione.
In serata vince l'Inter di Antonio Conte, terzo successo di fila in campionato, battuto un piccolo Bologna di Sinisa per 3-1. Turnover ragionato, per sognare l'impresa in Champions. Sblocca Lukaku, scoppia Hakimi: doppietta e show. Eriksen ancora dentro soltanto al 90simo: caso mediatico, social e umiliazione. Ma Conte vince col suo 352, sale a 21, rinforza la seconda piazza e mira il Milan di Pioli. Continuità, pragmatismo e compattezza. Brava la società a mantenere Conte al timone nonostante mare in tempesta un mese fa, i risultati stanno arrivando.
Riparte in campionato pure la Lazio, a dir la verità brava e fortunata ad incanalare la gara sui binari giusti già nel primo tempo nonostante due pali spezzini. Spezia piegato 2-1: reti come detto nel primo tempo, in cattedra Milinkovic con assist per Ciro e gioiello su punizione, il secondo in campionato dopo quello di Torino. Nella ripresa accorcia Nzola, ma l'ottima e ambiziosa formazione di Italiano non riesce a completare la rimonta. La Lazio vince, riparte, riscatta la sconfitta con l'Udinese, aggancia quota 17 e torna nel mucchio che conta.
