Cinismo e compattezza, Allegri batte Mou: Kean regola la Roma

Allegri batte Mourinho, 1-0, di misura, con le sue migliori armi: compattezza, solidità e pragmatismo. La Juventus ha la meglio sulla Roma grazie alla rete di Kean, titolare quest'oggi per via delle problematiche fisiche di Dybala e della condizione non ottimale di Morata. Il 4-4-2 allegriano prevede Bernardeschi e Cuadrado sugli esterni, con l'ex PSG e Chiesa ad agire da punte; per quanto riguarda i giallorossi, classico 4-2-3-1, con Abraham in campo dal primo minuto. I lupi hanno subito una ghiotta opportunità da calcio piazzato, il colpo di testa di Mancini è violento ma Szczesny risponde presente. Il portiere polacco si ripete sulla conclusione di Pellegrini, abile nel respingere un tiro divenuto ancor più insidioso per via della deviazione di Chiellini. Al 16' giunge però l'episodio decisivo: cambio di gioco delizioso di Cuadrado per De Sciglio, cross al bacio del terzino per Bentacur che colpisce bene di testa, la traiettoria va a finire direttamente sulla nuca di Kean ed il pallone trafigge Rui Patricio. 1-0. La Roma deve salutare al 26' Zaniolo, uscito a causa di un problema muscolare. al posto di El Shaarawy Le cose non si mettono bene per Mourinho e i suoi, ma i capitolini non si abbattono e guadagnano calcio di rigore per l'intervento di Szcesny ai danni di Mkhitaryan. Nell'occasione Abraham segna, ma il direttore di gara aveva fischiato in precedenza. L'ex Chelsea vorrebbe incaricarsi della battuta, ma dal dischetto si presenta Veretout dopo qualche polemica con la punta. Il francese fallisce il primo rigore su quattordici, facendosi parare un tiro non propriamente impeccabile. Nella ripresa provano a reagire i lupi, ma i padroni di casa sfiorano addirittura il raddoppio: rovesciata di Bernardeschi, respinta di Rui Patricio, Kean spedisce alto. Vina prova la giocata ma viene fermato da Chiellini. Finisce 1-0 per la Juve, quarta vittoria in campionato e 14 punti raggiunti insieme a Lazio e Atalanta. La Roma rimane quarta a 15 punti, ma cade ancora in un big match, come accaduto praticamente sempre la scorsa annata. Invertire la rotta, in tal senso, è d'obbligo.