Roma, non bastano emozioni e spettacolo. Super Lazio, colpo Atalanta

Bentornata Serie A. E se il buongiorno si vede dal mattino, c'eri proprio mancata. Grandi emozioni, grandi giocate, calcio più offensivo e squadre che palla a terra rischiano ma producono. 

ROMA - GENOA 3-3 Aggressiva e determinata la nuova Roma di Fonseca, all'Olimpico emozioni e spettacolo, ma non basta: il Genoa rimonta 3 volte e chiude 3-3. Parte subito forte Under, pareggia Pinamonti. Sale in cattedra Dzeko portandosi a spasso tutta la difesa ospite, ma pareggia ancora Criscito dagli undici metri. A proposito di mancini, prodezza assoluta su punizione del solito Kolarov ad inizio ripresa: 3-2 Roma. Un secondo tempo condotto bene, ma ancora troppe amnesie difensive: ne approfitta il grifone, pareggia di testa Kouame. Nel finale entra Pastore e Roma ancor più arrembante, occasioni per Cristante e addirittura Zappacosta, ma non basta, fine 3-3. 

SAMP - LAZIO 0-3 Sorride a 32 denti l'altra romana. Super Lazio, ancora abbattuto Di Francesco. Non poteva che partir peggio l'avventura di Eusebio sulla panchina della Samp: 3-0 Lazio, doppio Ciro Immobile, 101 in Serie A. Segna anche Correa, doppio assist di un sublime Luis Alberto. Squadra compatta, grintosa, ma bella e forte, soprattutto per vie centrali. 

SPAL ATALANTA 2-3 E chi lotterà ancora per la Champions sarà senza dubbio ancora l'Atalanta di Gasperini. Rosa più larga, ma soprattutto tanta tanta qualità. Quella di Luis Muriel, che ribalta la Spal. Estensi avanti col doppio squillo Di Francesco - Petagna, accorcia Gosens, poi fantastica doppietta del colombiano. Gasp sorride e gongola. La Dea non esordiva vincendo in trasferta dal lontanissimo 1949. 

SINISA, UN LEONE Sorprendente colpaccio esterno del Brescia di Cellino, patron che torna nella sua Cagliari ed espugna la Sardegna Arena. Segna, tanto per cambiare, Donnarumma. Super Zaza nella vittoria del Torino che con la doppietta dell'ex batte 2-1 il Sassuolo. 1-1 tra Verona e Bologna, ma splendida l'immagine di Sinisa in piena cura che per sostenere i suoi torna a bordo campo e guida la squadra dalla panchina, nonostante la drammatica malattia.