La prima di A: le grandi rispondono presente al primo appello

La prima giornata della nuova Serie A 2022/2023 ha regalato numeri e dati interessanti. Innanzitutto le big del campionato italiano hanno vinto tutte, in extremis, in scioltezza, con difficoltà, in rimonta ma tutte hanno portato a casa il risultato che conta. Inoltre, non è stato presente alcun X, ma solo 1 o 2. Partiamo dai Campioni d'Italia, i quali hanno fornito subito una risposta decisa e netta: 4-2 sulle ali di due che, la scorsa stagione - per motivazioni differenti - non hanno recitato ruoli da protagonisti in prima fascia. Si parla ovviamente di Ante Rebic e Brahim Diaz, il primo autore di una doppietta, il secondo di un gol e di un assist. Insomma, la squadra di Pioli è ormai la terza stagione che viene "screditata" ai nastri di partenza, salvo poi regalare dei veri e propri capolavori. Quest'anno in virtù dello Scudetto cucito sul petto, era ancora più importante mandare un segnale preciso e chiaro, semmai ce ne fosse bisogno. Buoni spunti dell'Udinese, che comunque si conferma una compagine in grado di imbrigliare astutamente le squadre d'alto livello, anche se negli ultimi anni rispetto a quanto accadeva temp fa, gli obiettivi sono decisamente cambiati. L'Inter passa in extremis a Lecce, grazie a Dumfries. Lukaku va subito in gol, ma i salentini dimostrano organizzazione e gioco pragmatico, elementi che erano mancati nell'ultima stagione in A. Nomi interessanti, tra cui l'autore della rete Ceesay. Buone spinte per Gosens, che pian piano sta tornando sui suoi standard. La LuLa è invece chiamata a trovare a 360 gradi la quadra del cerchio, quella quadra che ha portato il diciannovesimo Scudetto. Tutto ciò senza interrompere la crescita di Lautaro Martinez. Tema su cui torneremo...

La Roma ottiene un prezioso 0-1 all'Arechi. Si aspettavano i magnifici 4 arriva Cristante, sempre più perno dei giallorossi. Dybala prende il palo, Zaniolo dimostra una condizione fisica straripante già alla prima, a tratti è da grandissima squadra, ma attenzione: il bello deve essere abbinato al pragmatismo, anzi quest'ultimo deve essere la parte finale di un'identità. Mourinho lo sa, è un maestro in questo. 2-1 per la Lazio col Bologna. Non facciamoci ingannare dall'uscita sprovveduta di Maximiano, è un buon portiere e lo farà vedere. Immobile segna il gol vittoria, fa 183, agganciando Batistuta. Gran prova anche per Napoli che ne rifila 5 al Verona al Bentegodi, trascinata un incontenibile Kvaratskhelia e da un super Lobotka. Di Maria, seppur infortunatosi, dimostra perché gente del suo calibro, alla sua età, in A negli ultimi anni fa ancora la differenza. Vlahovic parte col piede giusto, una doppia importante. L'Atalanta passa 0-2 a Marassi, sconfitta immeritata per la Samp che si vede annullare un gol a Ciccio Caputo. Quagliarella sfiora il pari nella ripresa, come Sabiri. La Doria sembra comunque avere un atteggiamento ben differente da quello visto nella scorsa stagione. La Fiorentina ringrazia Radu - autore comunque di una prestazione super prima del gol del 3-2 - e conquista 3 punti. Jovic segna subito all'esordio. Non ci esprimiamo, ma è ovvio e palese che le qualità dell'ex Real Madrid sono importanti, e possono diventare importantissime. Il Torino spazza via le critiche vincendo 1-2 a Monza, Sanabria si prende la scena con un gol e con un assist. Deve essere il suo anno, vista la partenza di Belotti. Lo Spezia vince di misura 1-0 con l'Empoli, ritrovando Nzola.