San Siro
Il Milan conquista ciò di cui aveva più bisogno, i 3 punti. Lo fa battendo di misura un coraggioso Brescia grazie al gol in pieno primo tempo di Calhanoglu. Poi ritmi blandi e qualche rischio, ma Giampaolo può tirare un sospiro di sollievo. Mossa la classifica, vivrà la sosta con tranquillità, nonostante siamo ancora lontani dalla squadra che ha in mente l'ex tecnico doriano.
CRONACA
La novità si chiama Andre Silva. Giampaolo sorprende tutti e rilancia il portoghese alla prima a San Siro, Piatek in panchina. Suso inizia come mezza punta ma largo a destra, è Castillejo a far da raccordo tra centrocampo e attacco. La mossa paga: Suso punta, cross sul destro, testa di Calhanoglu e Milan in vantaggio. A quel punto il Milan si ferma, prova a gestire ma senza pungere. Il Brescia ne può approfittare ma sia Bisoli che Torregrossa divorano due grosse occasioni.
Nella ripresa entra Piatek ma non cambia lo stampa del match. Il Brescia deve rinunciare e la coraggiosa compagine di Corini che ha già stupito tutti espugnando Cagliari non rinuncia, bensì aggredisce. Ci prova Tonali su punizione ma la sfera lambisce soltanto l'esterno l'esterno della rete. Secondo tempo noioso, grossa palla gol per gli ospiti al minuto 80: Donnarumma smanaccia, Dessena al volo non trova lo specchio della porta. Si sveglia il Milan che si divora in mischia il raddoppio con Piatek: il polacco spara addosso a Joronen, strozzato l'urlo di San Siro. Brescia offensivo, gli spazi si aprono e la partita esplode negli ultimi minuti. Suso dialoga bene coi compagni ma Kessiè spara altissimo. Gran giocata di Paquetà e palo pieno, miracolo e linea di Joronen su Piatek.
