Emozioni, brividi e pali tra Lazio e Roma: Luis Alberto risponde a Kolarov

Emozioni, brividi e alla fine il pareggio. Il derby della capitale dà subito spettacolo: svariate azioni offensive che producono ben cinque legni colpiti, tre dalla Lazio, due dalla Roma. I giallorossi la sbloccano con l'ex illustre, ovvero Kolarov, ancora a segno contro le Aquile, ancora da palla inattiva, questa volta da calcio di rigore. Il serbo mattine una glaciale freddezza e rompe gli indugi. L'undici di Inzaghi sembra più abile e vivace nel creare gioco, ma non è malizioso sotto porta. La copertura territoriale dei biancocelesti è infatti evidente. Entrambe le retroguardia mostrano lacune evidenti. Nella ripresa la Lazio pareggia con Luis Alberto, sull'ottimo assist di Immobile. Le due compagini calano notevolmente nella fetta finale del match, vista l'energia sprigionata in modo considerevole. Parolo colpisce un altro palo, illudendo i suoi tifosi. Finisce 1-1 l'atteso e prestigioso derby, sorrisi a metà. La Lazio esce dal campo con rimpianti, ma i lupi sono consapevoli che qualche situazione poteva e doveva essere gestita diversamente.

CRONACA Il ritmo della prima mezz'ora è avvolgente e sfrecciante ed è caratterizzato da una incredibile intensità: cinque pali colpiti, tre dalla Lazio e due dalla Roma con Zaniolo. In generale, i biancocelesti applicano una maggiore predominanza territoriale, proponendo varie fiammate offensive. Dei legni presi, quello di Immobile è il più clamoroso. I giallorossi sono invece più cinici e caparbi nello sfruttare le occasione. Sul cross di Dzeko, Milinkovic-Savic allarga troppo il braccio: Guida non ha dubbi e sentenzia il calcio di rigore. Dal dischetto Kolarov è spietato e freddo: il serbo è uno dei pochi calciatori della storia ad essere andato a segno con entrambe le maglie nel derby della capitale. Le fasi difensive non sono propriamente brillanti, ma in un modo o nell'altro ci mettono sempre una pezza. Inzaghi è costretto a sostituire Luiz Felipe - affaticato e nervoso - per Bastos. Dzeko conferma il suo prezioso lavoro di raccordo tra centrocampo e attacco, muovendosi lungo tutto il fronte offensivo. Bene anche Zaniolo, attivo e diligente sulla trequarti, un pò meno in fase di ripiegamento - non a caso viene richiamato da Fonseca -. Luis Alberto non trova lo spiraglio giusto, mentre Correa non è efficace nelle conclusioni. Nella parte finale dei primi 45', il ritmo si abbassa ragionevolmente. Nella ripresa sono sempre le Aquile ad offrire le avanzate più pericolose, Zaniolo mette comunque i brividi con la sua ennesima esecuzione. L'undici di Inzaghi è però determinato nel riacciuffare la partita: Kolarov perde un brutto pallone, Miinkovic-Savic innesca Immobile che, dopo aver lavorato il pallone, serve egregiamente Luis Alberto, il quale non fallisce da posizione più che invitante. Lo spagnolo trafigge Pau Lopez e ristabilisce i conti. Nel finale spingono le Aquile: prima Parolo prende un altro legno, poi Lazzari segna ma Guida annulla in quanto il pallone esce precedentemente. Alla fine la sentenza è quella del pareggio. Finisce 1-1 il centocinquantunesimo derby di Roma.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe (40' Bastos), Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic (71' Parolo), Leiva, Luis Alberto, Lulic (79' Jony); Correa, Immobile. All. S. Inzaghi

ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Florenz (88' Diawara)i, G. Mancini, Fazio, Kolarov; Lo. Pellegrini, Cristante; Ünder (67' Pastore), Zaniolo (79' Santon), Kluivert; Dzeko. All. Fonseca

Ammoniti: Luiz Felipe (L), Zaniolo (R), Immobile (L), Radu (L), Florenzi (R), Acerbi (L), Santon (R)