Domani Milan a Verona, parla Giampaolo: "Il gruppo mi segue, devo costruire una squadra vera"

Nella fatal Verona. O forse nella fortunata Verona, perchè l'era Ancelotti, per i più anziani, nacque proprio da lì. Quel gol di Andrea Pirlo, aprile 2002, sorpasso al quarto posto e Champions, poi vinta a Manchester, l'anno successivo. Ma oggi è tutto un altro Milan, dopo gli ultimi anni di Berlusconi e Gallini e l'era Cinese, il fondo Elliott sta curando i debiti delle precedenti gestioni e Boban, Maldini e Giampaolo vogliono ricostruire una squadra importante in grado di sognare la prossima Champions. Una Champions che, per storia e blasone, appartiene senz'altro ai colori rossoneri. 

COSTRUZIONE Giampaolo sta costruendo, dopo la sconfitta di Udine è arrivata la vittoria di misura sul Brescia, ma serve ancora tempo: "Sono fiducioso perchè vedo una squadra che mi segue - - spiega il tecnico - ho 24 giocatori che mostrano entusiasmo verso ciò che facciamo, verso ciò che il mio staff propone loro. Il mio compito è quello di costruire una squadra vera, che si muova da squadra, che giochi da squadra. Nel tempo miglioreremo sempre di più, state tranquilli, sono sicuro". 

GIOCA CHI MERITA Poi sui nuovi innesti che faticano ad entrare nelle sue grazie, secondo gli addetti ai lavori: "Non è questioni di vecchi o nuovi giocatori, è questione di Milan. Non guardo la carta d'identità, guardo chi esprime meglio la mia idea di calcio, guardo chi si mette a disposizione della squadra. Piatek? S'è allenato bene, deve venire incontro al pallone, lo può fare. E non rinuncio a Suso trequartista". 

ATTENZIONE Sul Verona: "Partita difficile, lo sappiamo. Ho visto giocarli a Lecce, hanno vinto strameritatamente. Attenzione a Juric, lo apprezzo molto, è un ottimo collega, anche se ultimamente ha avuto poca fortuna". 

FOTO UFFICIALE AC MILAN