Europa League. Roma-Istanbul Basaksehir, Fonseca: "Competizione difficile ma siamo ambiziosi"

Dopo la prima vittoria ufficiale dell'era Paulo Fonseca, la Roma si appresta a vivere il primo appuntamento europeo stagionale. All'Olimpico, domani alle ore 21, arriverà l'Istanbul Basaksehir, squadra turca composta da innumerevoli calciatori dal passato illustre e di spessore:basti pensare a vecchie conoscenze italiane come Robinho o Inter, oppure a Skrtel, reduce dalla brevissima - se tale si può definire - esperienza all'Atalanta. Paulo Fonseca in conferenza stampa ha affrontato molti punti, spiegano e argomentando il momento giallorosso.

Ecco le domande al tecnico portoghese, accompagnato dal capitano Alessandro Florenzi.

Cosa rappresenta per lei questa competizione e quanto lontano potete arrivare?

"Sappiamo che è una competizione difficile con squadre molto forti. Vogliamo andare più lontano possibile ed essere ambiziosi".

Visti i diversi impegni, pensa ad un turnover massiccio?

"La prossima partita dopo l'Europa League sarà dopo appena un paio di giorni, bisognerà dunque rispettare il tempo di recupero dei giocatori. Sto pensando a qualche cambiamento, ma con la massima fiducia e garanzia".

Cosa può dare Pastore?

"Bisogna innanzitutto il suo recente passato e la lunga serie di infortuni. E' un calciatore intelligente, tecnicamente forte che può dare molto. Dovrà recuperare al 100%, ma è un giocatore di grande livello. Da quando sono qui si è comportato da grande professionista".

Se lo spiega il calo fisico dopo un'ora di match durante il primo mese?

"Ritengo che la squadra sta bene dal punto di vista fisico. E' vero ho parlato dell'ora di gioco, ma sono state partite diverse. Per esempio con il Genoa abbiamo finito in crescendo. Ad esempio la stanchezza si è vista in giocatori come Pellegrini, Kolarov che ricoprono ruoli particolari. La squadra ha comunque risposto bene".

Pellegrini da trequartista si esprime al meglio magari spostando Zaniolo sulla corsia? E' questo quello che ha in mente per il proseguo del campionato?

"In questo momento mi sto concentrando esclusivamente sul prossimo match. Pellegrini ha giocato una grande partita da trequartista, ma può ricoprire diversi ruoli. Stessa cosa per Zaniolo. Avere giocatori duttili in rosa è un fattore estremamente positivo".

Come gestirà il turn over in porta e davanti?

"Non voglio rivelare molto sulla partita di domani. Kalinic non è ancora al top, sta recuperando fisicamente ma è da molto che non gioca".

Può essere determinante Kluivert?

"Il nostro modo di giocare e attaccare la profondità possono esaltarlo sicuramente".

 

Alessandro Florenzi

"Giocare in casa ha un altro sapore, noi abbiamo un obiettivo comune, ovvero essere noi stessi in casa e fuori, giocare il nostro calcio sia in casa che fuori, qualsiasi sia l'avversario e qualsiasi sia lo stadio. Sentiamo la responsabilità con Lorenzo Pellegrini di rappresentare la Roma, abbiamo un grande senso d'appartenenza verso questa società. La responsabilità ci sta e ce la prendiamo a tutti gli effetti, speriamo di fare bene e far capire ai nostri compagni che significa la Roma e Roma. Il mio ruolo? Ci saranno partite dove se il mister lo riterrà opportuno difenderemo con entrambi i terzini, ogni partita viene analizzata in ogni minimo dettaglio. Nel caso del Sassuolo il mister ed il suo staff hanno ritenuto opportuno far salire un solo terzino, nel caso specifico Kolarov, mentre io avevo più compiti di impostazione. Domenica potevamo giocare con qualsiasi modulo, ho visto una squadra umile, pronta ad aiutarsi l'uno con gli altri. Basti guardare la corsa di Kluivert. Non bisogna fare l'errore di appagarci. Parte tutto dalla mentalità. Te la possono dare i giocatori, l'allenatore o la società stessa. Tante volte siamo mancati da questo punto di vista. Anche io quando ero più giovane potevo fare di più, ma questo è il passato, ora è il presente e dobbiamo fare le cose giuste e semplicemente una corsa in più per il compagno. Sono focalizzato sulla Roma, attenzione (dice scherzando ndr) speriamo non si faccia male Pau Lopez, altrimenti potrei ricoprire quel ruolo, dove sono abile a parte l'altezza. Sono a completa disposizione. Infortuni? Anche altre squadre li hanno. Secondo me dipende da tanti fattori: stress, le troppe partite, ecc... La società ha rifatto anche i campi, proprio perché c'erano stati tanti infortuni la scorsa annata. Era comunque una cosa che volevo dire alla fine, ho sentito anche Tumminiello. Mi riferisco a Boulah, al suo grave infortuno, ci sono passato e so cosa vuol dire. Non è facile, deve essere forte mentalmente, deve circondarsi di persone giuste".