Inter, cacciati Icardi e Nainggolan! Addio sempre più vicino

Due storie d'amore destinate a finire malissimo. Quelle di Nainggolan e Icardi con la maglia nerazzurra, quelle di due top player indiscussi con la maglia dell'Inter. La scelta della società è chiara, si sente l'effetto Marotta, si sente soprattutto l'effetto Conte. Serietà e professionalità prima di tutto: tutti devono remare verso la stessa direzione, servono soldati, non solisti attenti a vita mondana o procuratori che possano distogliere l'attenzione dall'obiettivo principale, lo scudetto. Perchè Conte non sopporta arrivare secondo. E con le sue idee, coi suoi soldati, vuole vincere. Già da subito, già da quest'anno. 

LA SITUAZIONE Qualcosa non quadrava. Lo si capiva dai primi giorni di Lucano. Un ritiro fondamentale per Conte: necessario imprimere la giusta mentalità a tutto il gruppo, senza distrazioni, senza gente che non farà parte del progetto nerazzurro. Sguardi tesi, Maurito nervoso, Nainggolan troppo sorridente: risultato? Non si può fare. Spediti a casa, rientrati a Milano con effetto immediato. 

ICARDI Maurito interessa alla Juve, non è un mistero. Ma prima bisogna capire che modulo intenderà adottare Sarri: se sarà 4-3-3, se sarà Ronaldo centravanti mobile alla Mertens, non ci sarà spazio per Maurito. Inutile investire tutti quei soldi per un altro centravanti così, anche perchè a Torino è tornato un certo Gonzalo Higuain: il Pipita ama Sarri, vuole rilanciarsi, sembra aver già rifiutato Roma e West Ham. E Maurito, secondo alcune fonti vicine al giocatore, è pronto al muro contro muro con l'Inter: "Resto qui altri due anni, prendo lo stipendio e non mi muovo". Parole che certamente non faranno piacere a Beppe Marotta e Steven Zhang. Maurito è ferito: ha dato tanto, ha segnato gol a grappoli trascinando l'Inter durante anni difficilissimi, e ora si sente scaricato, proprio quando era ora di raccogliere i frutti di quanto seminato. Ma si sa, caro Mauro..la squadra prima di tutto. 

NAINGGOLAN La situazione del Ninja è leggermente differente. Se vogliamo, migliore del suo collega. Sarà concesso lui di partire per l'est con la squadra, come deciso tra Conte e società. Una settimana in oriente per cambiare il suo destino, il suo futuro. Lasciare l'Inter dopo un anno sarebbe una sconfitta per un combattente come lui. Ma resta sul mercato. Sì, inesorabilmente sì.