Milan, Emilia terra fertile: espugnata pure Bologna, finalmente continuità

BOLOGNA Un gran bel Milan, armonioso, equilibrato, da squadra vera. Già perchè solo se sei squadra vera puoi andare a vincere su questi campi qui. Il Milan vince a Bologna, trova altri tre punti fondamentali che significano continuità e soprattutto, scalare la classifica. E chissà che la svolta della stagione possa essere passata proprio dalle terre emiliane. Bologna battuto 3-2: squadra giovane, forse troppo, inesperta, nonostante il ritorno del grande Sinisa. 

LA GARA 

Milan a caccia di punti, di risultati, di serie positiva. Serve continuità dopo la vittoria di Parma e torna in Emilia, stavolta a Bologna. Nonostante la sconfitta in Coppa Italia, felsinei carichi per la sontuosa vittoria di Napoli ma soprattutto per il ritorno di Sinisa, standing ovation al Dall'Ara. Qualche eccesso di confidenza ma sono i rossoneri a partire bene: stavolta c'è Piatek eccome, altro che avulso, carico più che mai conquista e trasforma il vantaggio rossonero. Milan armonioso, Bologna balbettante. Così arriva il raddoppio: cronico palleggio sulla trequarti, imbucata di Suso, inserimento al bacio del solito immenso poderoso indemoniato Theo Hernandez. Tanta qualità, ma resta da capire chi attacca gli spazi: non può farlo sempre il fluidificante sinistro!! Il Milan sta crescendo ma ovviamente non regala ancora estreme garanzie sui corner, punto debole di una squadra tutt'altro che alta: e sugli sviluppi di una palla inattiva il Bologna infatti la riapre, storia nella storia autogol di Theo Hernandez. 

Sinisa striglia la squadra negli spogliatoi, ma non cambia la gara rossoblu. Stavolta infatti gli episodi sorridono ai rossoneri che colpiscono nei momenti giusti: gran sinistro a giro di un giocatore vero, verissimo, straordinariamente ritrovato, Jack Bonaventura. 3-1, gara incanalatissima. Diverse occasioni per i bolognesi che pagano però troppa inesperienza: troppi passaggi e scelte semplici sbagliate, i risultati possono essere questi, nonostante la grinta di Mihajilovic. Entrano Pasquetà e Biglia e il Milan gestisce, palleggia, amministra. Ed era ora! Dall'altra parte Orsolini entra troppo tardi, ma mostra più cattiveria e incide, eccome: conquista tramite Var un calcio di rigore, dal dischetto Sansone fredda Donnarumma e riapre ad una manciata di minuti dalla fine. Il Milan gestisce benissimo il recupero, davvero. Piatek s'abbassa, la squadra è corta, palleggia, sfiora addirittura il quarto gol.