Roma, i 5 volti del 2019: Addii, arrivederci e possibili ritorni

I dolorosi addii - in meno di un mese -  di Daniele De Rossi e di Francesco Totti hanno indubbiamente lasciato un vuoto. Il primo non ha appeso gli scarpini al chiodo, ma ha deciso di tuffarsi nell’avventura argentina, accettando il matrimonio col Boca Juniors, un club che da sempre affascina il centrocampista. “Ho soltanto un rimpianto, poter dedicare una sola carriera alla Roma”. E’ la frase simbolo del suo modo di giocare, del suo sentimento e del suo amore verso i capitolini. Il centrocampista rappresenta a pieno le emozioni dei tifosi e tutta la loro passione: la vena che si gonfia, il bacio allo stemma dopo la rete all’Inter nel 2010, in generale le esultanze dopo i gol, i tackle, le scivolate, e spesso anche i duri interventi caratterizzano a tutti gli effetti il suo modo di essere e di vivere il calcio. L’ondata di lacrime e la commozione del 26 maggio - giorno del suo addio - contribuiscono a spiegare la simbiosi ed il legame tra De Rossi e la famiglia Roma. Oltre le doti tecnico-tattiche la sua leadership e la sua forte personalità saranno per sempre impresse nella storia romanista: in un singolo calciatore difficilmente si potranno rivedere caratteristiche così notevoli di carisma e di guida all’interno dello spogliatoio.

Abbiamo aperto l’articolo con il termine “addii”, ma ovviamente delle precisazioni sono doverose. Per quanto riguarda De Rossi ci si riferisce ovviamente all’addio dal calcio giocato con la maglia della Roma, ma un suo ritorno nella veste magari da tecnico non è utopia, anzi. Mentre Francesco Totti, lo storico capitano della Roma, ha già dichiarato di non escludere un’eventuale ritorno, cambio di proprietà permettendo. Friedkin può essere la chiave di svolta…

Addii, o meglio arrivederci, perché l’amore di Totti e De Rossi per la Roma è unico e non si può spiegare.