Thiago, addio PSG: suggestione rossonera?

Sembra giunta sul più bello ai titoli di coda la storia d'amore tra Thiago Silva ed il suo PSG. Lui, primo dei grandi investimenti del fondo arabo, uno dei perni fondamentali per costruire una delle compagini più forti e dominanti della storia del calcio francese, una compagine che però non ha mai saputo fare quel salto di qualità in Europa puntualmente mai arrivato. 

Il brasiliano, ormai a 35 anni, è pronto a fare i bagagli e lasciare a fine contratto il club parigini. Una figura tutta particolare: così stimato all'estero specialmente in Italia, così amato da pubblico e addetti ai lavori, così criticato da frange della tifoseria e dei media francesi. Forse perchè spesso e volentieri s'è assunto le redini di capro espiatorio, quello di uno spogliatoio mai banale, sempre vulcano attivo, spesso e volentieri polveriera stessa. 

Negli ultimi anni, specialmente l'ultimo, Thiago ha dimostrato di soffrire amaramente carta d'identità. Ha perso velocità, brillantezza, chiaramente gli anni passano per tutti. E così critiche e polemiche si sono inasprite. La fascia passerà al suo collega e connazionale Marquinhos, l'ex Roma, il braccio destro (di nome e di fatto), la sua spalla di tutti questi anni parigini. Thiago lascerà senza aver vinto la Champions, forse un peccato per un campione, un capitano e una persona così. 

Negli ultimi giorni sui social è apparso con la maglia della sua Flu, la Fluminense, uno dei suoi amori verdeoro. Il futuro ancora non è scritto, tutto aperto, l'unica certezza sembra ormai proprio essere l'addio al PSG. E quindi attenzione al Milan: Thiago ha sempre manifestato amore nei confronti rossoneri, il mondo Milan al tempo stesso non l'ha mai dimenticato, chissà che possa costituire una pista di mercato, se concreta o meno sarà da capire nei prossimi mesi. Gazidis punta sui giovani, così come forse Ragnick, ormai è chiaro, palese. Thiago sarebbe però un colpo a parametro zero. Chiaramente la carta d'identità è quella che è, così come resta ingente l'ingaggio da stipulare, ma Thiago non è e non sarà mai uno come gli altri, specialmente dalle parti di Milanello. Serve esperienza, è importante che Gazidis e colleghi lo capiscano.