Pronostici rispettati e missione compiute. La Juve, seppur per larghi tratti di gara colpevolmente balbettante, batte il Lecce. In attesa della gara di domani tra Lazio e Fiorentina i bianconeri allungano a +7 in classifica, approfittando del passo falso dei capitolini che, in quel di Bergamo, mercoledì. hanno lasciato tre punti sanguinosi sul campo malgrado il vantaggio di 2 gol.
Ma veniamo a stasera. Veniamo ad una Juve a caccia di continuità Scudetto dopo il successo di Bologna. A Sarri richiesto un salto di qualità, un'evoluzione più importante, sotto l'aspetto del gioco. Gioco che latita, malgrado l'espulsione di Lucioni che al minuto 32 lascia in 10 in Lecce. Ronaldo evidenzia la sua carta d'identità, divorandosi il gol del vantaggio a fine prime tempo, mostrando come e quanto gli anni passano per tutti, pure per un atleta straordinario come lui, che ovviamente a 35 impiega più tempo degli altri a ritrovare condizione scintillante.
Nella ripresa però Sarri tira un sospiro di sollievo: sblocca Dybala, raddoppia proprio Cristiano dal dischetto. Buone trame, ma il Lecce (che per scelta di Liverani è venuto in A a giocarsela a viso aperta, curando magari meno determinati aspetta della fase di non possesso) è poca cosa. E allora giù come le lame nel burro col gol del subentrante Higuain e quello di De Ligt, che complessivamente fissano il punteggio sul 4-0. In attesa di Arthur e di uno scambio ormai prossimo alla totale definizione, Pjanic al centro di questa estiva Juventus.
