Un fine settimana da leoni per i direttori dei più grandi club italiani. Manovre su manovre, soprattutto per costruire il futuro, un futuro che partirà a settembre, per questo non c'è tempo da perdere, nemmeno attendere che i campionati estivi finiscano post-Covid. Per questo, soprattutto, grandi manovre.
HAKIMI Scatenata l'Inter di Marotta, ad un passo dal mettere a segno un colpo da 90, perfetto come quinto a destra del 352 di Conte. Proprio quell'Hakimi che fece malissimo in Champions ai nerazzurri, probabilmente uno dei migliori laterali d'Europa a dispetto della giovane età. Uno che quella fascia se la divora, colpevolmente a questo punto lasciato partire da un Madrid troppo fermo alle sue radici chiamate Carvajal. Trattativa ai dettagli, contatti sempre più fitti nella notte, Marotta ha trovato l'accordo con Perez sulla base di 40 milioni. Spesa importante, ma nemmeno troppo, per le qualità straordinarie del calciatore. Uno dei terzini di spinta più forti del calcio Europeo. Terminerà il prestito al Borussia (che ha già preso Meunier, altro segnale), rientrerà a Madrid solo per far definitivamente bagagli e valigie e si trasferirà a Milano, sponda nerazzurra.
ARTHUR Inter dunque al lavoro per ridurre il gap con la Juventus e consegnare a Conte una rosa che, al secondo anno di progetto, possa essere competitiva per lo Scudetto. Scudetto 2019/20 che dopo ieri sempre più ancora verso Torino, sponda bianconera, Juventus al lavoro per consegnare a Sarri elementi che possono sposare le sue idee calcistiche: per questo addio Pjanic, arriverà Arthur, che ieri ha comunicato il suo sì definitivo al direttore Paratici. Lascerà il Barcellona a fine stagione, troppo chiuso dalla concorrenza. 25 anni, grandi prospettive, tutte da mettere in mostra in un altro top club come la Juve. 70 milioni al Barca, 60 alla Juve, che con Pjanic realizza a bilancio una plusvalenza notevole e soprattutto saluta un 30enne (per quanto tecnicamente il suo centrocampista migliore), per accogliere un calciatore che ha ancora tanti anni di carriera di fronte a se'.
