Il Milan supera il caldo e la Roma: Rebic e Calhanoglu piegano i giallorossi

Nel caldissimo pomeriggio domenicale di San Siro, il Milan piega la Roma 2-0 grazie all'acuto di Rebic e al rigore di Calhanoglu. Prima frazione abbastanza equilibrata - impronta romanista più vigorosa - condita da ritmi non particolarmente vibranti: i giallorossi si rendono pericolosi con Dzeko - che sciupa clamorosamente sul cross di Kluivert - mentre i rossoneri cercando di emergere nella seconda parte dei primi 45 minuti, ma non pungono con Bonaventura e Calhanoglu. Insomma, manca la giocata decisiva negli ultimi venti metri. Ovviamente, il gran caldo e la condizione fisica ancora primaria si fanno sentire. Nella ripresa il Milan rientra in campo con personalità e, nonostante la stanchezza, riesce a imprimere movimento e determinazione alle trame di gioco. Aspetti che vengono valorizzati da Rebic: Zappacosta sbaglia, i padroni di casa ne approfittano, elaborano efficiente e Rebic è abile nel firmare il gol vittoria dopo il palo e il tentativo di Kessie. I capitolini provano a rialzarsi, ma le cose si mettono ancora in favore dei meneghini: Theo Hernandez anticipa Smalling in area, l'inglese è costretto al fallo dopo l'intervento non perfetto di Diawara. Calhanoglu di rigore fissa il 2-0. Corsa Champions che si mette ancor di più in salita per i romanisti, Milan che sale a 42 punti al settimo posto.

FIAMMATE INNOCUE Pioli decide di puntare sul 4-2-3-1, che si trasforma all'occorrenza in un 4-4-1-1. Fonseca, come al solito, si affida al medesimo modulo dei padroni di casa, disposizione che nella prima frazione diventa un 3-4-2-1 in fase di non possesso. Le due compagini, inizialmente, faticano tremendamente a trovare e a costruire la manovra in maniera fluida. I trentadue gradi che si percepiscono a Milano si fanno sentire, ed è dunque necessario del tempo per iniziare a ingranare in modo vibrante. La Roma palleggia con più insistenza rispetto al Milan, e pian piano incomincia ad accendersi guidata da Mkhitaryan: l'armeno riparte velocemente e premia il rapido taglio di Kluivert che, però, serve con troppa potenza Pellegrini in area. Successivamente, la prima vera palla gol capita a Dzeko, dopo il cross di Kluivert, ma il bosniaco inseritosi alle spalle di Romagnoli, sciupa clamorosamente da ottima posizione. Nei rossoneri, Bennacer è lesto nel rompere un paio d'azioni, ma non è scaltro insieme a Kessie a imprimere velocità nei servizi per il terzetto offensivo alle spalle di Rebic. Da evidenziare, in tal senso, il buon lavoro di Veretout e Cristante, attenti tatticamente. Bonaventura prova a sfondare per vie centrali, bella azione ma nulla di fatto. Da segnalare, anche, il rischioso retropassaggio di Mancini per Mirante dopo la mezz'ora, circostanza dalla quale il portiere esce brillantemente con una finta su Rebic. La più importante occasione del match - quella di Dzeko - viene "pareggiata" da Calhanoglu, anche il turco sciupa un'occasione d'oro, sul cross insidioso di Theo Hernandez.

SEMPRE REBIC Il primo tempo si riapre subito con un brivido: Spinazzola effettua un retropassaggio velenoso per Mirante, Rebic lo anticipa ma si trascina fuori il pallone. I primi cambi li effettua Pioli: Paqueta e Saelemaekers per Bonaventura e Castillejo, praticamente a livello tattico non cambia niente. Il Milan riparte sulla buona onda con la quale aveva chiuso il primo tempo, infondendo movimento in zona offensiva. Fonseca butta nella mischia Carles Perez al posto di Kluivert. I rossoneri continuano a spingere, mettendo in brividi con un'azione ben orchestrata: Saelemaekers effettua bel passaggio centralmente dal limite dell'area, Rebic fa velo, con  Calhanoglu che spedisce, però, sull'esterno della reta. Arriva, poi, il turno di Paqueta, tiro da fuori deviato da Mirante. C'è bisogna di cambiare ancora, Kalinic prende il posto di Dzeko. Le trame fatte vedere dal Milan, vengono finalizzate da Rebic, complice il brutto errore di Zappacosta: guizzi ben elaborati, tentativo di Kessie, respinta, palo di Rebic, e nuovo tentativo del croato che alla fine riesce a siglare la rete. Entra Pastore, le cose non cambiano. Prova a rialzare la cresta la Roma, ma il Milan punisce ancora: Theo Hernandez anticipa Smalling in area, l'inglese commette fallo in area, dal dischetto Calhanoglu è letale. 2-0 e tre punti fondamentali per i rossoneri, Roma sottotono.

MILAN (4-2-3-1): Donnarumma; Conti, Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez; Kessié, Bennacer; Castillejo, Calhanoglu, Bonaventura; Rebic. All. Pioli

 ROMA (4-2-3-1): Mirante; Zappacosta, Mancini, Smalling, Spinazzola; Cristante, Veretout; Mkhitaryan, Pellegrini, Kluivert; Dzeko. All. Fonseca