Premier, delusioni e occasioni perse: Guardiola impatta pure sul West Brom, Lampard addirittura crolla a Wolverhampton. Stasera mercoledì da leoni: scontro diretto ad Anfield, è sempre Liverpool-Tottenham

Martedì di Premier mozzafiato. Solo 2 gare, ma senza senso. Bellissime, proprio per questo. Di una Premier pazza, assurda, tremendamente impronosticabile. Senza girarci attorno, al centro dei riflettori c'erano Chelsea e City, la cui missione era quella di accorciare dalla vetta sfruttando Liverpool-Tottenham, scontro diretto cocente in programma domani ad Anfield. Sembravano due gare dai pronostici chiusi e invece no, tanto per cambiare rivelazioni e tutto ribaltano. 

Ne sa qualcosa Frankie Lampard che col suo Chelsea apriva l'infrasettimanale al Molineaux di Wolverhampton, contro Wolves in grandi, grandissime difficoltà, palesemente lontani parenti e demotivati dopo le ultime splendide annate. Senza Jimenez, Jota e Doherty ceduti, investimenti sbagliati e qualche equilibrio che, scricchiolando prima, se ne è andato poi. Invece, dopo il pesante ko di Anfield e la sconfitta beffarda interna addirittura nel derby delle West Midlands, quello col Villa, ribalta il Chelsea e torna a riassaporare gusto della vittorie, e pure prestigiose, sapori da Wolves, sapori d'alta classifica. E Lampard si fa rimontare 2-1, nonostante il vantaggio firmato dal solito Giroud; nella ripresa il pari di Podence e il sorpasso in contropiede, clamoroso, proprio allo scadere, firmato dall'ex Lazio Neto, altro elemento portoghese perfetto per la colonia lusitana guidata proprio da NES, altro lusitano per eccellenza. 

Andateci cauti, per cortesia: il Chelsea è costruito per arrivare negli anni, leggere situazioni spinose su campi spinosi è materia da grandi calciatori esperti, non certo da questo Chelsea, che ha completato rivoluzione e vincerà, ma non adesso, non adesso. Sono altri gli animali da humus Premier, quelli di squadre attrezzate veramente per portare via punti pesanti da campi così fangosi. Si guardi il Tottenham, domani protagonista dello scontro diretto ad Anfield. 

Ma non è il Chelsea la grande bocciata del martedì di Premier. Pensate un po'. Il Man City avrebbe dovuto recuperare i punti persi ad inizio stagione, invece no, impatta ancora: dopo un derby scivolato via, arrivano pure i due punti persi in casa col West Brom di Slaven Bilic che, ordinato e compatto, compie il suo rognoso compito strozzando ogni giocata di De Bruyne e Sterling. Alla fine solo 1-1, nel finale gli affondi di Gundogan s'infrangono tutti su Johnstone, ex United! E Guardiola non rimonta, non accorcia, lascia sul campo altri due punti e soprattutto abbandona l'Etihad su tutte le furie. Chelsea e City lo sapevano: era il turno in cui far punti, Liverpool-Tottenham sarà uno scontro diretto che scontenterà almeno una delle due prime della classe. E occasione fallita, anzi occasioni fallite, per entrambe. Ma l'abbuffata di Premier è appena iniziata: iniziano le festevità, Boxing Day e Capodanno, c'è tempo per ribaltare tutta la classifica!