Derby d'Inghilterra a reti inviolate: sornione Solskjaer, bel punto e Klopp amaro. Leicester sogna, Chelsea e Tottenham ripartono, colpacci Brighton e Big Sam

Si chiude così a reti inviolate il Super Classic del football britannico, quello tra le due potenze storicamente più rivali, Liverpool e Manchester United. E dopo un autunno sorprendente malgrado delusioni europee, complimenti alla maturità calcistica dei diavoli rossi, finalmente accorti, finalmente squadra vera pure in fase di non possesso. Era uno dei banchi di prova più importanti e Solskjaer silenziosamente si porta via il punto da Anfield che li mantiene in testa alla classifica. Ai rossi manca quella poderosa fame che contraddistinse le ultime annate, ai rossi manca soprattutto Anfield, la vera e propria arma in più storica dell'undici di Jurgen Klopp, decisiva soprattutto nelle ultime annate. Primo tempo noioso, secondo tempo più frizzante: qualche occasione, alcune delle quali pure importanti, ma le parate più rimarcabili le compie Alisson, certamente non De Gea protetto bene. E questo è da sottolineare, perchè ricordiamo negli ultimi due anni uno United a fiammate e mai continuo, soprattutto mentalmente e tatticamente sgretolabile sul più bello. Se dovesse mantenere questa direzione, ovviamente United da citare eccome in questione titolo, specialmente in una Premier così. Prem che resta apertissima: United in testa sì, ma Liverpool distante soltanto una manciata di punti, sempre tremendamente e meravigliosamente nelle acque nobili. 

Tra le altre gare di giornata a cavallo tra un super weekend di bentornata Premier spicca il successo del Chelsea che, dopo un mese e mezzo, scaccia la crisi e sbanca Craven Cottage nel derby dell'ovest di Londra contro un Fulham diventato più arcigno del previsto, chiedetene qualcosa a Mourinho e Klopp. Infatti finisce 1-0, solo 1-0 per i Blues, ma risultato pesantissimo che riconsegna ossigeno a Lampard. Decide l'eclettico gioiello Mason Mount, esaltato proprio dal buon Frankie nel post gara. Un punto di ripartenza per il Chelsea, anche perchè in una Premier così contratta la zona Champions dista solo una manciata di punti. 

Riparte pure il Tottenham dopo esser tornata a lasciar punti sul campo come mostra amaramente l'1-1 interno proprio col Fulham. Tutto sul velluto contro l'ultima della classe, quello Sheffield lontano parente della splendida cavalcata dello scorso anno che portò l'undici di Wilder a sfiorare l'Europa. 3-1 per gli Spurs che la portano a casa grazie alle reti di Aurier, solito Kane e super Ndombele. In attesa di capire quanti effettivi margini di trattativa esistano per riportare a casa Christian Eriksen, il Tottenham resta dunque nell'arizona delle Top4. Nota di merito per le Blades, destino amaro, ma nonostante tutto resta in carica Wilder, segno di società forte e gratitudine del tecnico che proiettò il club dalla League One (la Serie C britannica) al nono posto della passata stagione. 

Continua a sognare il Leicester, momentaneamente addirittura secondo in classifica. Il Leicester dell'ultimo biennio, quello targato Brendar Rodgers, si sa, non è più una rivelazione. E' tornato una grande squadra, che gioca a tratti anche calcio sopraffino. D'altronde con Maddison sulla trequarti e Tiemelans in cabina di regia altro non puoi fare, doppio playmaker uno basso e uno alto e c'è letteralmente da leccarsi i baffi. Proprio artista Maddison (il secondo in Prem, dopo Bruno) sblocca la gara coi Saints, loro rivelazione sì, poi trafitti in piano recupero dal contropiede di Barnes che decreta il 2-0 finale. 

Colpaccio Big Sam Allardyce nel derby delle midlands finito 3-2 per il West Brom, che s'impone al Molineaux di Wolverhampton e torna a nutrire speranze salvezza. S'arresta pure la striscia di risultati positivi dell'Arsenal di Arteta che aveva soltanto reso amara la classifica: regge lo storico muro del Palace di Hodgson, che all'Emirates riesce a far quello che sa far meglio, si porta a casa il pari e reti inviolate e Gunners che restano mestamente nelle insipide, insignificanti e deludenti acque di metà classifica. Colpo salvezza del Brighton a Leeds, West Ham di misura sul Burnley: partito Haller no problem, timbra solito Antonio.