Tottenham, mistero e scetticismo: salutato Fonseca, salutato Gattuso. Prosegue un casting senza senso

Prosegue il casting più discutibile degli ultimi anni. Una società che sembra allo stato brado. Paratici assunto, sonda, ma Levy nutre altre idee. Quali? Chissà. Ancora nessun allenatore. Tutte idee tra l'altro concettualmente contrastanti. 

Ieri s'è capito definitivamente il tramonto della pista Fonseca, così diverso da Conte, pista naufragata come quella che tramontò col tecnico leccese qualche settimana fa. Sembrava tutto fatto, pronto a siglare, meeting tra Paratici e Fonseca in quel di Milano e pur sul lago di Como; poi problemi fiscali, al momento di mettere nero su bianco, problemi fiscali talmente onerosi che gli Spurs si sono rifiutati di pagare. 

E allora, in concomitanza col divorzio tra Fiorentina e Gattuso, Jorge Mendes ha proposto Ringhio alla società del Nord di Londra. Un contatto col tecnico ex Napoli, colloqui più approfonditi col suo agente. Poi una piazza in rivolta ancora scottata per quell'episodio con Joe Jordan, Levy tutt'altro pure che convinto, profilo diversissimo da Fonseca che almeno avrebbe nutrito il Tottenham Way, un certo modo per giocare a calcio. 

E allora ancora nada, nonostante ieri sera Gattuso sembrava front runner: dopo una notte di riflessione stamattina il passo indietro, congelato Ringhio, prosegue il casting. Idee contrastanti, e siamo già al 18 giugno.