Una maledizione. Quella che dai tempi del primo Mourinho, ormai, affligge i Blues. Chelsea ancora sconfitto ai rigori, come tre mesi fa, come in finale di Carabao, sempre ad oltranza, sempre sotto la stessa curva/porta, sempre dallo stesso avversario chiamato Liverpool. Che si porta a casa entrambe le domestic Cups: accoppiata Carabao - FA Cup, quelle che mancavano alla radiosa era Klopp. E se non sarà Premier, fra due settimane in campo a Parigi per il sogno Champions.
LA GARA Liverpool trema. Minuto 33. Salah si accascia, si tocca la coscia, chiede inesorabilmente il cambio. Klopp lo abbraccia, lui guadagna gli spogliatoi da sconsolato. Real all'orizzonte, che sembra maledizione, per l'egiziano. Partita intensa, squadre compatte, mature. Posta in palio alta, il Chelsea a caccia della rivincita di febbraio in Carabao, questa la partita più importante della stagione dei Blues, una volta chiusa in Premier la pratica terzo posto. Liverpool compatto ma sempre con le frecce senza punti di riferimento. Tuchel a sorpresa sceglie sì, invece, il punto di riferimento. Perchè se Alonso, Azpi e Rudiger sono all'ultima finale Blues, La prima nella nuova era parte con Lukaku a caccia di rilancio, leggermente meglio nelle ultime settimane dopo l'ennesima stagione contraddistinta da delusioni e polemiche, al suo ritorno in Premier. La sua partita finisce in piena ripresa: impalpabile, stranamente. Regge l'equilibrio, per tanta parte di gara. Spazi stretti. Liverpool maturo, Chelsea pure. Vibrante, si sa che con un colpo dei singoli la gara può prendere altra direzione. Ma il Liverpool è troppo esperto, il Chelsea nonostante la travagliata stagione societaria resta Campione d'Europa in carica. Sono due delle tre più forti d'Inghilterra, due tra le 8 squadre migliori in Europa. Anche quest'anno. Nella ripresa salta la stanchezza. Nei supplementari tensione e prudenza, a dir la verità. Cambi, per tutti, per gestire le energie.
PENS E allora senza brividi inesorabilmente rigori: e se Alonso segna, tradisce Azpi, nemmeno per sogno Alcantara, oggi sì, assorbiti tutti dettami Reds, che adesso vantano un play in grado di destreggiare e sprigionare classe da ogni poro. Freddezza perfetta per tutti e 4 del Liverpool: mentalità vincente acquisita, da tanti anni, è pure questa. E allora Jorginho stavolta non sbaglia il quinto e tiene il Chelsea a galla, sotto la propria curva Blues. Servirebbe un miracolo, lo compie Mendy, che intuisce l'ex compagno di squadra e para, incredibile! Chelsea ancora vivo, oltranza, segna Ziyech, pressione sul Liverpool, tutta su Jota, che però continua a non sbagliare e si continua! Tocca a Mount, che va solo come settimo, perchè? E infatti sbaglia! Nuovo match point per i Reds, va Tsimikas, dal nulla, che segna! In paradiso il settore rosso, desolazione per Tuchel e i suoi Blues. La bellezza del Football: lacrime di gioia da una parte, quelle di amarezza dall'altra.