E’ l’Arsenal la protagonista indiscussa, quantomeno quella più letta o vociferata, al centro delle copertine, del mercato delle londinesi in queste notti di metà giugno. Presto? Quest’anno No, visto che la Premier aprirà i battenti già venerdì 5 agosto, protagonisti proprio i Gunners sul campo del Palace. E allora no, c’è poco tempo, per consegnare agli allenatori i colpi più determinati per formare squadra, oliare meccanismi, provare le nuove dinamiche, già in ritiro.
DELUSIONE E RILANCIO E sono proprio i biancorossi quelli più a caccia di rilancio, visto un quarto posto scivolato sul più bello e Champions direzione Tottenham, delusione atomica a +4 a 3 dalla fine, come direbbe Gary Neville bullizzati, tramortiti, spaventati dal 3-0 nel North London Derby, poi culminato con la disfatta di Newcastle, senza personalità, come denunciò ormai più di un mese fa Granit Xhaka. E quest’anno ad Arteta è richiesta almeno la Champions. Almeno. Quest’anno non può più sbagliare. Anche perchè, prima di sviluppare argomenti e obiettivi di mercato, vi accorgerete reparto per reparto, desiderio per desiderio, quanto pesi aver fallito l’obiettivo stagionale: conquistare la vetrina della Champions League, ormai mesto lontano ricordo dal 2016.
TREQUARTI Il primo colpo, sottotraccia, è stato come noto un altro Vieira, stavolta dal Porto, per 35+5 di bonus. Polivante trequartista, tra i migliori prodotti dell’ultima Liga portoghese, calciatore che ha saputo far la differenza quando contava, con gol pesanti nelle sfide più vulcaniche come quelle con Sporting e Benfica. Offrirà nuove soluzioni sulla trequarti, dove Arteta vanta però sia Odegaard e che Smith-Rowe, chiamati quest’anno alla definitiva consacrazione.
MEDIANA C’è soprattutto però da rinforzare la mediana, uno dei veri problemi di quest’anno. Sfumato Bissouma, che avrebbe bissato Partey, soffiato proprio da Paratici e dalla concorrenza del Tottenham. E allora l’obiettivo diventa un vecchio pupillo, che ha già manifestato al suo Leicester di voler quel salto di qualità, non rinnovando pertanto il contratto che lo legherà alle Foxes solo fino al prossimo giugno, quello 2023. Parliamo naturalmente di Yuri Tielemans, play basso belga. Fin qui flirt col procuratore, ma solo sondaggi. Ancora la dirigenza biancorossa, nonostante come già detto abbia iniziato a redigere la tela, deve però sferrare l’attacco decisivo. Ancora nessuna trattativa entrata nel vivo.
RETROGUARDIA Non basta, chiaramente. La sveglia è stata forte. Tra North London Derby e Newcastle. Serve quindi non solo alzare il livello, ma soprattutto la personalità. Possibilmente con gente inferiore ai 25 anni, per avviare alla grande il ciclo desiderato. Con Arteta (fin qui, però, dopo due anni e mezzo, ancora utopia). E allora Lisandro Martinez, dell’Ajax, cercato pure dal Man United del suo ormai ex mentore Ten Hag. Occhio alla concorrenza dei Diavoli Rossi. Ma l’Arsenal fa sul serio, sul piatto almeno 30 milioni. Accanto a Gabriel c’è bisogno di sicurezza.
ATTACCO E ora arriviamo all’attacco. O meglio, al centravanti. Del 4141 di Arteta. Che sarà sicuramente il polivalente Nketiah, che ha rinnovato proprio ieri il suo contratto, sposando la maglia n14, eredità pesante, del suo idolo Titi’, naturalmente Henry. Ma non basta, perchè tra transizione e Trust The Process.. non solo Auba, è andato via pure Lacazette a fine era, a cui non è stato rinnovato il contratto ed a 31 anni suonati tornerà nella sua Lione a parametro zero. Il sogno porta chiaramente il nome di Gabriel Jesus, per cui il Man City non scende dai 60. E già questo rende l’affare tutt’altro che agevole. Il ragazzo sogna un posto un prima squadra, chiuso al City palesemente dall’arrivo di Haaland. Trattativa complicata, anche perchè il calciatore sognava la Champions, anche qui pesa tanto il fallimento dell’obiettivo stagionale 2021/22. In chiusura va detto invece che come alternativa non riscontra quest’anno alcuna conferma, quantomeno fin qui, l’interesse per un vecchio pallino, Tammy Abraham.