Finalmente Marcus Rashford, una funzione esponenziale: rinascita e sontuosa esplosione. Rimpianti Southgate, sogni e futuro Ten Hag

Il Manchester United sta tornando grande. Sta tornando a riprendersi la scena. Sicuramente sta tornando a mostrare quei concetti e quella mentalità che lo riproiettano nelle copertine di ogni giornale britannico. Sicuramente c'è da dar merito a Ten Hag, a ricostruire quel suo 433 senza dar punti di riferimenti, ad aver cavalcato l'onda di entusiasmo e nuovi innesti ed aver accelerato il processo di ritorno a grandi livelli, favorito sicuramente dalle difficoltà di Chelsea e Liverpool, quest'anno palesemente in transizione. Almeno terzo posto in Premier, TOP4 conseguentemente in cassaforte; cavalcate in FA Cup + Europa League ancora possibili, soprattutto già un trofeo da giocarsi domenica a Wembley, la finale di Carabao col Newcastle. E non è finita qui: per mezza tifoseria e passa che desidera da tempo la cessione di una proprietà contestatissima come quella dei Glazer, ecco duelli per chi ne vuol prender redini e nuova proprietà. Pronti gli investimenti del Qatar, novità nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore. Ancor più fondi, a dismisura. Pista qatariota 

TEN HAG Ten Hag deve ancora dimostrar molto. A quei livelli. Deve dimostrar di sapere reggere, resistere, difendere. Fin qui difesa alta, probabilmente moderna, che rischia. Può rischiare nei momenti più determinanti. E la pressione di un club come quello di Manchester non è certamente quella che si respira all'Ajax. Dovrà dimostrare nel tempo. Ma fin qui bene, a tratti benissimo. Ha già vinto la missione più importante, quella di riavvicinare il pubblico alla filosofia del club. Accompagnato da ingenti investimenti, senz'altro, ma bene. Saremmo disonesti ad asserire il concetto avverso. Nel football di Ten Hag sono le ali quelle a dover esplodere. Davanti ad un centrocampo che adesso recita pure Sabitzer al fianco di Eriksen, Bruno Fernandes e vertice Casemiro, mentre tutti aspettano il gran ritorno di Sancho è stato Rashford ad esplodere.

MARCUS RASHFORD E finalmente, oseremmo dire. Perchè dopo annate mai di involuzione ma di palesi difficoltà, il suo talento è tornato a risplendere. Interpreta perfettamente i tagli orizzontali in percussione di un calcio moderno ove l'ala sinistra diventa mezza punta, a tratti pure vera, prima ed effettiva, se la punta diventa raccordo o falso nueve. I tempi dei tagli definitivamente insegnati da Ten Hag sono perfetti, ritmo pure, fisicità che sposa la Premier. Se a questo aggiungiamo che va a chiudere in rete pure con soluzioni aeree sfioriamo il concetto di completezza. Se a queste due proposizioni aggiungiamo che diventano vere (e quest'anno lo sono diventate..) anche e soprattutto nei momenti che contano parliamo di perfezione. Se a queste tre proposizioni aggiungiamo bordate da fuori e conclusioni potente parliamo di fenomeno. Tra i migliori marcatori in Premier, tra i migliori calciatori nel campionato più forte d'Europa, quello che spesso definiamo NBA. 14 gol in Premier quest'anno. Tutte, ma proprio tutte le premesse per arrivare a 20. Con un ritmo così, con una forma così, nemmeno 25 sono impossibili. Addirittura 16 gol complessivi in 17 gare negli ultimi due mesi, forma scintillante post Mondiale: umiltà, rientrato subito, soprattutto per riscattare un Mondiale che per colpa della testardaggine di un tecnico forse troppo vecchio stampo come Southgate non gli ha consegnato le possibilità che meritava. E con un 9.5 come Kane, avrebbe fatto faville. In percussione, sposato e premiato dai suggerimenti dell'uragano. Coppia del futuro britannico. Peccato non sia stata altresì quella del presente. Chissà se quel sogno chiamato Mondiale 2022 in Qatar, per la Nazionale dei Tre Leoni, sarebbe potuto finire in maniera differente. Soprattutto per quell'ingresso troppo tardivo, proprio con la Francia stessa, nei decisivi quarti di finale. Non a caso, splendida punizione da fermo, amaramente ultima occasione. 

FUTURO Il Manchester United se lo gode. E se lo coccola. Giustamente, lecitamente. Non lo ha mai fatto partire. Anche quando prima Mourinho e forse addirittura pure Solskjaer sembravano averlo scaricato. I dirigenti non lo hanno mai spedito altrove, nonostante forti insistenze da Parigi. Un club che tra l'altro, di quelle caratteristiche lì, in quella casella lì, se ne intende e non poco, vantando tra i propri ranghi probabilmente il calciatore più forte al mondo (Mbappè..ndr). Invece l'allenatore giusto per sbloccare le sue caratteristiche è appena arrivato all'Old Trafford. Proprietà vecchia o nuova poco cambia: le richieste del tecnico verranno soddisfatte. Il ragazzo ama Manchester. Contratto in scadenza 2024. Meriterà l'adeguamento evidentemente richiesto dall'agente. Pochi dubbi. 10, stella e futuro dei Diavoli Rossi. Non solo tornato, letteralmente esploso. L'anno di Marcus Rashford. E Southgate si mangia le mani..