No Alisson, no problem: inarrestabile Liverpool, espugnato Stamford Bridge

6 SU 6 Una vittoria fondamentale. L'ennesimo messaggio spedito alla Premier. St'anno deve essere il nostro anno, non ci può scappare. Questo il pensiero di Klopp e di tutto il mondo Reds, che dopo la Champions adesso vogliono finalmente imporsi anche in terra britannica. Senza Alisson, non c'è problema. Il Liverpool passa anche a Stamford Bridge, batte il piccolo e giovane Chelsea di Lampard, 2-1 per i rossi il risultato finale. Lo fa con un pizzico di fortuna, malizia e mentalità ormai vincente. Sblocca l'esecuzione di Arnold, raddoppia Firmino che sfrutta l'immobile difesa Blues dopo il gol del pari annullato ad Azpilicueta dal Var. Nella ripresa assolto Blues, accorcia Kante ma non c'è niente da fare, trionfa ancora l'esperienza rossa, proprio come ad Instanbul. Ci vuole tempo, caro Stamford Bridge: Frank se lo merita, concedeteglielo. E Klopp, col suo ghigno, ne approfitta. Sei vittorie su Sei, quota 18, punteggio pieno e Guardiola rispedito a -5. 

SVOLTA GUNNERS Vittoria fondamentale anche per l'Arsenal che in rimonta batte l'Aston Villa nonostante l'inferiorita numerica forzata complice ingenuità di Niles nel primo tempo. Ne approfitta McGinn, pareggia Pepe strigliata da Emery, risorpassa il Villa con Wesley. Poi i pollastrelli, i Villans, che nel finale subiscono Chambers e Aubameyang. 3-2 finale e tripudio all'Emirates, vittoria che proietta i Gunners alle spalle del City staccando tutte le rivali, Tottenham incluso. Male il Villa, troppi stranieri, tutt'altro che squadra. 

UNITED A PICCO Malissimo anche il Man United. Non ci siamo, non decolla. 2-0 all'Olimpico, vince il West Ham, resurrezione Yarmolenko prima del raddoppio dell'esperto Cresswell. In rimonta i Wolves riacciuffano il Palace: 1-1 al Selhurst Park, decisivo Diogo Jota.