Ottimo lavoro, Frank! I segreti del successo del nuovo giovane Chelsea di Lampard

Un ottimo lavoro. Un lavoro coi fiocchi. Quantomeno fin qui. Vola il giovane Chelsea di Lampard. Vola e conquista risultati importanti, contro ogni pronostico. Conquistata la terza vittoria consecutiva, 9 punti in 8 giorni, ottenuto il terzo posto in Premier, staccata la ben più quotata concorrenza di United, Tottenham e Arsenal. Regna il sorriso a Stamford Bridge, merito del buon Frankie, che ha saputo costruire qualcosa di veramente prezioso. Un gruppo, un gruppo vero, quello che dovrà trainare le sorti dei Blues nei prossimi anni.

PREMESSE E non era semplice, soprattutto tenute presenti le doverose premesse. Sulle ceneri della partenza di Hazard, un mercato bloccato per scorrettezze risalenti alle ultime sessioni, un Roman Abramovic che da anni non apre più gli stessi rubinetti del passato. Diversi problemi col territorio britannico, il petrolifero ha deciso di tirare i remi in barca, affidare la gestione del club ad altri suoi fidati esponenti e rivolgere tutte le sue attenzioni alla costruzione del nuovo stadio, step fondamentale per costruire i successi del futuro.

SCETTICISMO E questo Chelsea ripartiva dopo la fine del Mou 2.0, dopo l'era italiana, quella di Conte prima e Sarri poi. Con tanti giocatori spremuti, a fine ciclo. C'era da ricostruire quindi sulle ceneri di un mix delicato, la magia di Frankie è quella di esser riuscito ad allestire un cocktail vincente. Nonostante lo scetticismo iniziale: "Sarà pronto per una sfida come questa?", "Non è troppo presto per fare il salto?", "Un grande giocatore non significa grande allenatore". Lui è andato avanti, orgogliosamente dritto per la sua strada. Chi meglio di lui conosce il mondo Chelsea, ma questo si sapeva già. Ma doveva replicare quanto di buono fatto a Derby, nella B britannica, e proiettare le sue idee dalla Championship alla Champions. E c'è riuscito, eccome. 

SUCCESSI C'era da ricostruire sulle ceneri di vecchi cicli, come detto. Sono rimasti elementi esperti come Willian, Azpi, Rudiger e Kante, oggi i nuovi leader. Ma c'era soprattutto da valorizzare i giovani, dai Barkley e Pulisic ai veri elementi del settore giovanile, Hudson-Odoi, Loftus Cheek, ma soprattutto Tammy Abraham, ormai l'erede di Kane in Nazionale, un centravanti che segna e fa segnare in tutte le maniere, capace di relegare in panchina gente come Giroud. La grandezza di Frankie è stata quella di saper amalgamare un gruppo così eterogeneo, un mix tra giovani e anziani, far sentire tutti importanti e nessuno escluso. Ma poi, oltre la filosofica, c'era il campo, le partite, la Premier. Chelsea terzo, Chelsea continuo, Chelsea che inanella risultati. Anche di misura. Lampard sceglie i cambi giusti e non sbaglia mosse durante la gara, caratteristica di chi è già grande tecnico. Filosofia, gruppo, risultati, cambi e strategia, un cocktail già da grandissimo manager. Signori, il predestinato Frank Lampard.