ESCLUSIVA - Lippi: "Il Mondiale supera tutti i trofei. Quando convocavo i miei ragazzi avevo una certezza..."

Intervista realizzata da Matteo Corona 

Marcello Lippi, uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio, è intervenuto ai microfoni di www.footballstation.it. Il suo stile e le sue metodologie sono state le colonne portanti di una carriera ricca di successi. Non va, poi, dimenticata un’eccellente abilità di gestione dello spogliatoio, elemento fondamentale per ottenere l’esito positivo nel risultato finale.

Il condottiero, che ci ha guidato alla vittoria del Mondiale del 2006, ha avuto intuizioni geniali durante il cammino in Germania. Volendo essere pignoli, anche prima dell’inizio della prestigiosa competizione. Un esempio? La vicinanza mostrata a Francesco Totti durante il terribile infortunio. Lippi è diventato il padre calcistico di quella spedizione azzurra per il legame che è riuscito a costruire. Romanticamente parlando, è anche il papà di quel lago di emozioni provocato da quella Coppa alzata al cielo da Fabio Cannavaro il 9 luglio del 2006 a Berlino.

Di seguito le domande all’ex ct della Nazionale

Con i Campioni del Mondo del 2006 state portando avanti un’iniziativa ammirevole: la raccolta fondi per la Croce Rossa Italiana in questo periodo complicato. Lo spirito unito e la compattezza di quel gruppo si riflettono a pieno anche in questi momenti. È sicuramente motivo d’orgoglio...

“Sono orgoglioso non tanto per questa cosa, ma per tutto per quello che hanno fatto in passato. Questi aspetti confermano la generosità, la serietà e la bontà di quel gruppo".

La vittoria del Mondiale è un qualcosa d'indescrivibile. Possiamo dire che non c’è niente di più emozionante nel calcio di alzare la coppa del mondo? È il trofeo che si piazza inevitabilmente davanti a tutti gli altri?

“Possiamo affermarlo tranquillamente. La vittoria di una competizione Mondiale supera inevitabilmente le vittorie di tutti gli altri trofei, è proprio così”.

Lei che ha allenato tanti campioni e fuoriclasse, prima del Mondiale, si sarebbe mai immaginato che un protagonista inaspettato avrebbe inciso in modo così significativo? Ovviamente mi riferisco a Fabio Grosso...

“Erano tutti giocatori importanti. Grosso non è stato scoperto al Mondiale, casomai è stato conosciuto dal pubblico internazionale durante quelle partite. Ogni componente del gruppo aveva valore. Abbiamo fatto amichevoli prestigiose contro Olanda e Germania prima della spedizione e ci siamo qualificati come primi. Li abbiamo scoperti durante il biennio che ha preceduto la Coppa del Mondo. Quando io chiamavo i miei ragazzi avevo la certezza che mi avrebbero dato tutto".

 

Si ringrazia Marcello Lippi per la cortese disponibilità.